3»l> Hanno contribuito coi loro studi, alla conoscenza di questi animali e delle loro trasformazioni, l’abate Olivi, chioggiotto, il Cavolini, toscano, ed il conte Emilio Ninni, il quale ha raccolto dell’altro ricco materiale che sarà oggetto d'una prossima importante pubblicazione. * * * Un altro genere di pesca cui si dedicano con passione e fortuna i nostri amici del rio della Pallada, è quello del go. Pochi sanno che il popolarissimo pesce è di abitudini assai serie e virtuose, ed è insieme ottimo marito e padre, lavoratore tenace e valoroso. Esso vive in laguna, in compagnia delle sue femmine, che sono da 4 ad 8. in una sua cameretta o nido, nella quale si entra per un foro. Esso difende accanita-mente la sua prole, contro eventuali invasori. £ da marzo a giugno, che el go fa el leto, ossia prepara la camera nuziale. In vista delle virtù di questo moralissimo pesce, non fatevi scrupolo però di mangiarlo fritto, o spaccato in graticola. Il conte Emilio Ninni, dal quale traggo pur queste note, ci informa che una famiglia di go con otto femmine, depone circa 306.544 uova; e se non lo credete... contatele. Non vi è dunque pericolo che manchi materia di pesca ai nostri pescatori, nè a noi pesce da friggere. E poiché l'argomento è piacevole, parliamo anche del passarin chiamato in italiano « pianuzza passera » abbondantissimo nelle lagune, ma alquanto stravagante e vagabondo, perchè risale le acque salmastre, e per buon tratto, i fiumi, mentre in autunno esce in mare per i suoi amori, e non ritorna ai giudecchini che lo aspettano, se non in maggio; ma allora è pronto, se non disposto, per la colazione e la cena. Quando la rosa buta el spin, magna go e passarin. Rosa spinosa, la passera è gustosa. In pescheria ne trovi quanti vuoi da marzo a luglio, quelli di valle, di novembre e di dicembre, sono però i più gustosi. Quelli da latte si chiamano latesioli; le femmine, quando hanno le uova, pan-sone. Il conte Ninni nota come le passere vadano soggette a variazioni di colore; ma molto più interessante è un altro fenomeno, raro, ma non rarissimo. I piccolissimi individui della famiglia dei pesci piatti, nuotano come tutti gli altri, ed hanno gli occhi ai due lati del capo. Ma talora, per l’abitudine di adagiarsi sur un lato solo, un occhio migra da una parte all’altra. Questo fatto, detto d'arresto della migrazione dell’occhio, è uno dei più curiosi in natura.