lini, a proposito della mostra personale di Mario de Maria, alle Esposizioni di Venezia. (1909) nota : u Le sue tele esercitano una specie di attrazione della quale ci rendiamo ragione, senza potercene liberare. Il vigore dell assurdo attinge in lui l'altezza ariostesca; egli non conquista mai per via di ragionamenti sottili... afferra di colpo. Il pittore è nel medesimo tempo un narratore ed un musicista; il contenuto letterario dei suoi quadri è manifesto sempre, l’intenzione musicale è nei titoli, come ad esempio in sinfonia di gialli in tono maggiore... » Del pittore veneziano » Gino Damerini dava questo giudizio : « Nello sterminato numero dei pittori di Venezia monumentale, Maiius de Maria è l’unico, dal 700 in poi. che ne abbia afferrata e resa la palpitante anima ambigua »; e concludeva : « Mario de Maria è oggi il primo pittore d’Italia e. con Aristide Sartorio, la più cospicua personalità della pittura italiana n. Delle opere di Marius Pictor, è impossibile dar un elenco che sia completo; dal ciclo delle opere romane : I cipressi di villa Massimo, Il pomeriggio ed il meriggio d'un fauna (in quella sua c< egloga n Fine di un giorno di estate, che fu definita una « sinfonia pagana di gialli »), alle opere suggestivamente fantastiche e quasi macabre della feconda maturità: fra cui. YOspedale degli infetti, la Fabbrica degli scheletri, la Sentinella della morte, a quelle sue intime e talora tragiche, ma sempre stupende visioni veneziane : Un’ombra di luna. In campo S. Maria Mater Domini, Mura cancrenale ecc. ecc. Ricorderò solo che spesso Marius Pictor nei suoi quadri di paesaggio, rappresentò angoli deliziosi ed ignoti della sua Giudecca. Si. della sua Giudecca, perchè Mario de Maria, non solo amò e prese spesso a soggetto dei suoi quadri l’isola nostra, e non solo vi abitò, ma volle anche costruirvi la sua casa : quella sua casa che fu come l’espressione di un voto. È. commovente quanto ne scrisse in proposito Giulio Capun. nell’Il lustrazione Italiana del febbraio 914. • La casa dei tre occhi è la casa che si è costruita Marius Pietà».... ispirato dall'amore e dal dolore. La casa per la sua vita, per quella dei suoi cari, egli ha voluto che fosse anche un mausoleo ad una sua memoria gentile ed accorala. Una volta anche una sua bambina sognava I esile sogno della vita, nella luce di Venezia. Poi è sparita : forse è assorta anche ad una luce più grande, la sua Silvietta. E di lì è venuta a suggerire al padre un’idea che l’artista doveva esprimere, perchè si fermasse nell arte che resta, questo segno della vita che passa ». Mario de Maria stesso si era espresso cosi : « Non poteva che quell'angiolo suggerirmi quelle linee, che sono tutte un sogno di adorazione. Tutto il fronte, è un'adorazione di colei che io amai. Doveva essere cosi, perchè è volere di Paradiso! » 11 carattere dell'archilettura è dato dalle tre grandi aperture che