prefazione XX V giotto, verso il quale con figliale amore egli volge melanconico ed accorato pensiero, già ferito sul fianco destro dalla pressione dèlie torbide della Brenta su esso riversate ? Per restituire la sua efficienza al porto di S. Nicolò non era proprio necessario uccidere con rimedi troppo radicali, e di dubbio esito, gli altri porti. Se non avesse temuto di offendere la suscettibilità di una lunga tradizione, egli avrebbe aperto anche l'antico porto di Pastene, tra Malamocco e Chioggia, denominato dopo la sua chiusura secolare Porto Secco. Per correggere i difetti delle correnti di S. Nicolò era necessario dotarlo di buone opere, che rimediassero agli squilibri naturali, avanzando il lato nord in mare, troppo arretrato rispetto a quello sud; e solo sussidiariamente accedeva al concetto di un artificiale restringimento di quello di Malamocco, come illustrava in una delle sue ultime scritture dell’ aprile 1559, che si può dire corona 1’ edificio di riordinamento del regime lagunare, concepito nella sua lunga e travagliosa carriera, poco tempo prima che la morte lo cogliesse. 9. — Molta parte del suo disegno non era stato attuato : ed egli aveva dovuto rassegnarsi al meno peggio per evitare mali maggiori. Ma non si può negare che egli avesse importato nel tradizionalismo imperante in quest’ ardua materia un vigoroso impulso rinnovatore, e, precorrendo i tempi, col risveglio di una passione più ardente sui problemi lagunari, non avesse gettato semi fecondi, sui quali i posteri mediteranno per trarne un frutto adeguato. La grande fortuna, che nel tempo ebbero le sue scritture, fino alla fine del sec. XVIII, sta a dimostrare l’interessamento, che, specie le due principali del 1543 e del 1550 d’ ordine generale e teoretico, suscitarono siccome uno dei primissimi monumenti teorico-pratici della scienza lagunare. Concediamo che essa è avvolta ancora in una nebulosa empirica, talvolta infantile ; ma raggruppa ed ordina in una forma sistematica un complesso di principi, di ammaestramenti e sopratutto di osservazioni, cui le età successive, non ancora istruite ai dettami di un metodo più perfezionato e più razionale, si ispirarono, apprendendo un insegnamento utile, o per lo meno un avviamento meno disorganico di quelli precedenti. Questo complesso di nozioni non assurgono ancora alla dignità di scienza, e sia pure : ma non è pure apprezzabile questo primo tentativo di avvicinare la scienza alla pratica per dimostrare almeno l’insufficienza dell’ impreparazione teorica ed i pericoli, che ne conseguono, stimolando ad un’ analisi più affinata dei risultati dell’ osservazione esteriore dei fatti ? S’egli ragionò da empirico, la colpa è dei tempi più che dell’uomo, perchè egli non ebbe la pretesa di creare nuove teorie, ma bensì 1’ obbiettivo di animare la risoluzione del problema lagunare colla scorta dei dettami della scienza. Sotto questo aspetto, anche indipendentemente dalla poderosa opera svolta, la sua attività merita rispetto, come quella di un precursore, piuttosto che malcelato compatimento, dissimulato dal paludamento di lodi, che a suo carico espresse un valoroso idraulico suo tardo successore, lo Zendrini, in una fase assai più avanzata di sviluppo della scienza idraulica.