concetti »Ile due famiglie rivali de’ Flebanici e de’ Caloprini, in com-peiuo dei beni prima loro confiscati, pel « loro malo procedere n. Eugenio Musatti, nella sua « Cuida Storica di Venezia », a tale proposito giustamente osserva, che zudegà equivale a sentenza o giudicato, e zudrgaJo a giudicare od uffizio di giudice. Egli ci illumina anche sulle ragioni, per le quali le famiglie de' Barbolani, dei Scivi e degli Iscoli, sarebbero state espulse da Venezia. ii £ da sapere — egli dice — che nei primi tempi, molte furono le famiglia trapiantatesi nelle isole dal di fuori, e. che. fra queste, preponderavano le padovane. Ora, temendosi ch'esse cospirassero per riassoggettare Rialto, alla giurisdiziooe amministrativa di Padova, il doge I Vito I radonico (Gradcnigo). deliberà di mandarle in esilio. Ma nel mentre che i Poi ani. i Giustiniani ed i Baseggi parteggiavano per il doge, i Barbolani, i Scivi, gli Iscoli. »'erano messi ad osteggiarlo. Da ciò un principio di guerra civile, che terminò coll'esilio della fazione soccombente, fautrice dei padovani. Le tre famiglie espulse sollecitarono allora l'intervento di Lodovico II, imperatore d'occidente, per ottenere la revoca del bando, che infatti venne loro concessa, destinandosi l’isola di Spinalonga, onde potessero fabbricare le proprie case in sostituzione a quelle demolite in conseguenza dei :udegà. ch etano situate nel sestiere di Dorsoduro a. Il doge sotto il quale fu possibile il ritorno delle famiglie bandite, fu Orso I Partecipano Questo doge è rimasto famoso, anche perchè tentò in ogni modo di aumentare la popolazione delle isole venete; e particolarmente, oltreché della Giudecca. di Poveglia e di Dorsoduro. Lodovico II. imperatore d'occidente, aveva ben veste per influire a favore dei > banditi » che avevano fatto ricorso alla sua protezione; in quegli anni Lodovico si era alleato con Basilio il Macedone, imperatore d'oriente, per rintuzzare l’albagia de’ saraceni che osavano scorrerie fin nell’alto Adriatico, ed i veneziani avevano unito le loro navi a quelle dei due imperatori. £ da notare infine che se il ■ bando • per alcune famiglie, aveva avuto moventi politici, per altre famiglie, e più specialmente pei Calo-prim. le lolle furono soprattutto — ferocemente — personali. Sotto il tribù» Menino, la piccola nascente cittì fu straziala dalla crudele inumciria fra le potenti famiglie etcì Mormim e dei Calopnni. Il capo dello Stalo teneva per i pruni, e ad uno cii essi. Giovanni, monaco benedettino, fece regalo dell’isola di San Giorgio. e eli lì ebbe origine la famosa badia. La lotta, senza quartiere, fini nel sangue I Marnami, tratti in un agguato i Caloprini. li trucidarono Le cronache narrano eh scene «paventose : eh strade e canali rigali eh sangue. Il popolo sa impietosi al fatto crudele ed eccessivo: benché Stefano Calofxmo fosse stimato • malo