190 Il II equipaggio : Odoardo De Sanctis — Gino Monlipò — Arturo Martini — Salvatore Genitivo — Raffaele Esposito — Galliano Furlani — Oniglio Calzolari — Antonino Macaiuso — Virginio Gaddoni — Vincenzo Caggeri. Il III equipaggio : Andrea Ferrarmi — Vincenzo Lazzarini — Emilio Davide — Paolo Papa — Cesare Dagnino — Domenico Piccirillo — Umberto Biancamano — Angelo Rittore — Saverio Badiali — Mario Allegretti. L inaugurazione del monumento ebbe luogo il 24 maggio 1928, presenti le autorità civili e militari, e grande folla di popolo. Dei •i trenta » di Buccari ben 14 erano presenti, e cioè i sigg. Andrea (•errarmi, Emilio Davide, Mario Allegretti. Cino Montìpò, Virginio Gaddoni. V incenzo Gaggeri, Giuliano Furlani, Raffaele Esposito. Emilio Calzolari, Angelo Procaccini, Giuseppe Volpi. Benedetto Bel-tramin, Menotti Ferri, Martinelli Achille. Rappresentava il governo I on. Dario Lupi. Il pilo, quadrato, in pietra d'Istria. è opera dello scultore Napoleone Martinuzzi. Sulle tre faccie sono scolpiti il Leone di S. Marco, la pianta di Buccari, ed una divinità marina. Il podestà, on. co. prof. Pietro Orsi pronunziò un felice discorso, esaltando l'impresa ed i suoi eroi. * • • Sulla beffa di Buccari dà alcuni interessanti particolari l'ammiraglio Ettore Bracetta, in un suo riuscito volume « Le audaci imprese dei M. A. S. » (Agnelli. Milano. 1929). L'impresa è stata tentata, dopoché Gabriele D'Annunzio. Costanzo Ciano e Luigi Rizzo avevano visto le belle fotografie (Jrese da un aeroplano il 4 febbraio 1918. dal sottotenente di vascello Campanacci. Da talune di esse appariva che nella baia di Buccari si trovavano « alla fonda ■ non tre ma quattro navi; in una delle quali gli intenditori avevano creduto di ravvisare una nave da guerra tipo v Habtburg ». Poiché i motori elettrici dei M. A. S. non potevano permettere di percorrere da soli le cinquanta miglia manne necessarie a raggiungere la meta ed al ritorno, bisognò servirsi, per la massima parte del tragitto, dei motori a scoppio, soffocandone il rumore coll'uso dello scarico subacqueo. Nel viaggio, i M A. S. passarono datanti alla fatale datola, dove s'era incagliato il sommergibile Pallino, con a bordo Nazario Sauro.