; ’ ■ >r*- ~,««~ •*4 presentalo all'inìzio del secolo XVIII alla « Seienissima » da persona, che ne avrebbe assunta la spesa, verso particolari cessioni di passaggio. Questa i< persona » nel progetto includeva la costruzione di parecchi altri ponti; quello Ira Santa Lucia e San Simon Piccolo (sorto poi nel 1858), del ponte Lungo a Murano, attraverso quel Canal Grande, del ponte da Sant'Anna a San Pietro di Castello; — e tutti sono sorti coll’andar degli anni, meno quello per la Giudecca, che è probabile e forse anche desiderabile, non abbia a farsi mai. Dai progetti napoleonici deve esser germinato pure un nuovo progetto che, come cì informa il Battagia, l’architetto Angelo Sasso presentò nel 1820 o 1822 a S. A. I. R. il Viceré. Con esso si voleva ridurre la Giudecca a « luogo di delizie », dotandola, fra altro, di bei giardini, ed unendola con un ponte marmoreo al centro della città. Il progetto era completato da una relazione finanziaria, in essa l'architetto Sasso esponeva il modo di poter risarcire l'erario della ingente spesa, in pochi anni. Naturalmente sua eccellenza imperiale e reale mandò il progetto a dormire agli archivi ('). (') Questo ptobleiM dei fioriti, ha tempre affaticalo Veneri«, non solo nei nguatdi di con fi ungete la Giudecca alle /altere, ma anche pei unire Venezia alla teeeafeiina Quanti piofetti m atfomento. ipeiao complicati colla quettioeie coai-(ietta del poeto...! Donghi. Salvadozi. Piacentin. (uni (li eapoaitoti di palano Bembo al Catboa, tenta contale (li anonimi ' Ma mentre il problema principale u avvia a soluzione, col fecondo ponte cffiancmto. i da »peraie che la snggetzn delle autorità e dei competenti permette!* di conseguile altri due tcopi. che ai vencuaai antiqui iranno a cuore più del ponte : e croi l'incolumità lacunare e lo •«ombro, quanto è pii) powibtle. del Canal Grande, dai natanti a propulsione meccanica f. necetaatio cioè stabilite una linea di navigalioac periferica, che lato libero il Canal Glande, e lun(o il quale aia ammiaaibile ofni lajione\ole sviluppo di velocità : in tal senso ha diretto i tuoi studi e le sue ricerche il prof. Giuseppe Bettanim. autore di un protetto che non potrà nasi etaet preso in ccausdeta-rlotte. Quando ai sarà (alto questo, acquisteranno un importanza maoiste, nella aita veneziana, il canale e Cuoia della Giudecca Fra i dettaci dei «ari proietti. mteteua particolarmente quello del tunnel che partendo da San Morse, raggiungerebbe la Salute, e di U. la Giudecca. Il progetto, avrebbe il vantaggio di dar sputo e liberti di movimento al centro della città, ormai congestionato. Metterebbe anche in valore le caae ed i terreni di S. Grecano e di S. Vie, che sarebbero a pochi patii dalla Piatta e tonerebbe a fare, della parte rat della Giudecca. uà quartiere urbano fra i psù ricercati ed eleganti Per queato il progetto m parola, pai intercisale (li aaùci della Gnsdecca £ da ricordare che ig tal modo ti avrebbe la poaaibdrtà di raggiungere col fanmi anche Saa Giorgio, i cui otti, vattutimi, servirebbero a far sorgere un bel qaarisetr-ftardiao. ia osso dei punti più stupendi di Venezia Fra i progetti .. Urani, i(guardanti la Gtadrcca. u ha memoria di quello dell'abate Vincenzo /corei, il quale aveva pensato di rendete psù glotioao il prespetto della Piazzetta, innalzando nell eatrema pinata della Gnsdecca. dove sorge un cantiere, osa piramide monumentale, adorna di nemicai e medaglie, a costruir la puajasde avrebbero dovuto contribuiste ogni provasela ed i principali comuni L «dea perà non ebbe alito eletto s* non d ussa stampa, che lo /enser pubblici n tutte me spese (Kenersa e le ne Infinse. Antosselli. 1047).