monto, come abbiamo visto, assai notevole, passò nella (amiglia dei conti Vigonza. MORTORIO (sottoportico, calle, campiello in (ondamenta San Eufemia) è una corruzione di Montorio. Un Giacomello Montorio dell* Giudecca era nel 1353, confratello della Scuola della Cariti. Un Giacomo Montorio, nel 1353. sovvenne la Repubblica con prestiti; ed era pure della Giudecca. Un Giacomo Montorio era guardiano della Scuola di San Giacomo di Galizia, sempre alla Giudecca, ed un Zuanantonio notificò di possedere in corte Montorio. in contrada di S Eufemia, una casa da stai io, ed altre 8 da tacenti. Una figlia di questo Zuanantonio, Samaritana di nome, sposò un Alvise Luse, pur della Giudecca. Il sottoportico e la calle EMO. in fondamenta S. Biagio, hanno il nome dai possessi della famiglia Emo di S. Leonardo, nell’isola. Co«) un Lunardo Emo. nel 1537, era proprietario di 28 case, tra pepian et m soler nella parrocchia di S. Eufemia. Calle dell'OLIO. Come molte altre località veneziane omonime, trae il nome dai depositi o dalle botteghe di olio ivi esistenti. I mercanti da olio, si riunivano a S. Agostino, sotto la protezione della B. V. della Visitazione, ed i Sagomadori (misuratori) nella chiesa di S. Tomà. sotto il patrocinio della B. V. della Purificazione. La corte BERLOMENI o Berlomoni deve pure il suo nome ad una famiglia che ebbe possessi alla Giudecca e vi dimorò. • • • A proposito delle vigne della Giudecca. è interessante notare che gli ortolani non formavano un'arte, ma sibbene un corpo contribuente, e nel 1773 erano divisi in tre categorie : Afhttuali di vigne a Castello ed alle Vignole N. 17: affittuali di vigne alla Giudecca. N. 31; affit-tuali di vigne a Cannaregio. N. 13. Dal che si vede che la Giudecca era proporzionalmente, la parte della città più ricca di vigne. • • • Le notizie sulle <■ denominazioni stradali t vennero tratte dalle • Curiosità » del Tassini.