218 guerra, nella quale fece ¡1 suo dovere, tornò a provarsi nelle più difficili regate, e come se il tempo non avesse presa sui suoi muscoli e sui suoi nervi, eccolo ancora primo; sempre primo. Credo che i suoi « primi » siano stati undici e quindici siano le sue bandiere. Si comprende perciò l'entusiasmo che i giudecchini hanno per il loro campione, e si spiega come nel 1921, dopo alcune sue splendide prove, si sia voluto fargli delle feste speciali, offrendogli anche un dono-ricordo. A quei festeggiamenti, assai riusciti, prese . Scarpa Luigi l.o detto Tanetl parte tutto il popolo della Giu- decca, ed in onore del campione pronunciò uno dei suoi succosi discorsi il maestro Attilio Vianello. presente per il Comune il comm. Aurelio Cavalieri, che improvvisò felicissime parole di elogio e d'incoraggiamento. • * • Alla Ciudecca, come a Venezia, alcune trattorie popolari, frequentate dai gondolieri e dai loro ammiratori, recano in apposite vetrine, trofei delle vittorie, le multicolori bandiere : legittimo orgoglio dei campioni, ed oggetto d'invidia da parte dei giovani rematori. L’arte del remo è in grave crisi : ed è crisi dei tempi. Mentre il motore insidia la gondola, i rapidi e sicuri mezzi di trasporto coi vaporetti, hanno reso inutili del tutto i batteilanti. che di padre in figlio, da secoli, guadagnavano il pane col servizio di traghetto