132 DISCORSI DE IL SABBATTINO ECC. tra il fiume Adice e la Piave, nella longezza di miglia 24 in circa et in largezza de miglia 4 nel più largo. E le cause principali, per le quai la se è reduta in questa pi-ciolezza, sono state le fiumare più potente e quelle, alle quai, nè con forza, nè con ingiegno degli homeni, se li poteva ostare. Perochè levar esse fiumare della laguna era impossibile, et operar che quelle non atterrassino men si poteva far. Cominciò essa laguna ad atterrarsi là dove cadeano li fiumi più potenti e che venivano da lochi più lontani, corno dal fiume di Po, dal Tagliamento, da 1’ Adice, et ultimamente dalla Li-venza e Piave. E perchè la Brenta et il Bachigione, che uscivano tra l’Adice e la Piave, sono stati continuamente mossi da locho a locho, però non sono gionti alli fitti con la atterratione, corno haveriano fato chi li avesse lassati in un locho solo. Li altri fiumi-celli, che ora cadeno in questa laguna, come il Sile, Zero, Dese, Marzenego e Musone, non erano anticamente fiumi, perchè nel locho dove sono vi era laguna, ma secondo che la atterration se è fata inanti, così si sono formati essi fiumicelli. La Piave, anti-chamente nominata Siile, atterrando sopra il Trivisano con certa atterration giarosa e debile a quei principij, ha fato che il Siile, scaturindo fuori de alcuni fontanazzi, causati da F acqua di esso fiume Piave, si è fato fiume ; e così il Zero, Dese e Marzenego de scoladori sono diventati fiumi. Il Musone, che prima usciva de certi monticelli vicini alla Piave, anchora esso se è fato fiume, e tanto grando, quanto la atterration è venuta al basso. Questi, venendo da locho piano, non han fata la atterratione soda e grave a principij loro, corno ha fato il fiume di Po, che, venendo tanto da lontano, corno viene, e passando per tanti monti, corno passa, e recevendo in esso le acque di 24 fiumi e di 4 laghi, gionto in la laguna si è diviso in più fiumi, e primo in tre principali, corno Premaro, Volana, e la Fornasa. Il ramo della Fornasa si divise in doi, Goro et esso de la Fornasa ; quello di Goro in doi, il suo e quel de Labba ; et ultimamente quel de la Fornasa esce con tre boche nel mare, e queste tre ha fato a nostri giorni, e Premaro in altre doi. A tal che al presente esso fiume di Po esce per boche otto al mare, e per tuto se ha congionto con la terraferma alli fitti, lassando tra bocha e bocha nel mezzo, dove era laguna, terra e canedi, ecetto che tra il ramo di Premaro e quel di Volana, che’ 1 ve è restata la laguna di Comachio salsa, de la condition dita per avanti, perchè fi signori Duchi di Ferrara non han lassato che il Po mandi la sua acqua dentro per servirsi de quelle valli, 'che sono in esso sitto serate, corno è dito. Il fiume Adice, maggior de questi altri, perchè viene dagli monti e lochi molto lontani, se è congionto con fi fitti a Fossione, ma non tanto presto, corno ha fatto il Po, perchè da Cavarzere, già dito Capo di Arzere, fino a Fossione in longezza de miglia 17 è stato molti anni a venir con le rive sode e ferme, e perchè non conduceva tanta terra, quanto il Po, e descendeva per lochi bassi, se ha lassato dalle bande de gran foresti, tutti pieni de canelle: e da anni 40 in là, fino a Cavarzere, non si poteva andar tirrando le alzane per le rive, perochè li canedi erano con le loro rive tenere fino al fiume. Al presente si comincia alla laguna in capo il canal delle Bebe, e vassi tirando le alzane con li canali fino a Verona, perchè tutte esse rive sono fatte durissime e forte e di dentro de quelle per molti centenara de passi è il terreno fermo. Il Tagliamento, la Livenza e la Piave hano fato il medemo, e tra fiume e fiume sono stati li foresti verso li lidi tutti pieni di canelle. Il che aveniria di questa laguna, chi non levasse le fiumare di essa, e, levate, non s’ havesse custodia del resto. Et è vano il giuditio de quelli che dicono, che Venetia andarà in terraferma, perchè, quando ciò fosse, saria men male ; ma il peggio è che, gionte le fiumare con li lidi alli porti, nel mezzo nascerano li canedi, e massime verso il mezzogiorno, dove nascono li venti