Havendo io Cristoforo Sabbatino, fiolo del q. mro Paulo, altre volte inzegner de l’offitio dell’ acque, il carico de inzegner e protho de esso offìtio, et havendomi esercitato in questi negotii già molti anni e postovi con tutte le forze mie quel poco de intelletto, che’l signor Idio m’ha concesso, in bene considerato, quanto si debbe far per mante-nir questa gloriosa città de Venetia nella inespugnabile fortezza, che la maestà divina l’ha datta, lasciando per hora da un lato li molti miei discorsi e desputationi per me ne 1’ offìtio predetto posti, ho concluso questo : esservi due remedii necessarii et infalibili, 1’ uno ’1 levar via le fiumare di questa laguna, 1’ altro far che entri in quella maggior quantità di acqua del mare che si possa. Et havendomi del 1480 deliberato di levar fuori di quella gli fiumi Brenta e Bachion, fiumare situatte verso mezzogiorno, e da quel tempo fin all’ anno 1540 tenuta la cosa imperfetta, opperando hor ad uno et hora a 1’ altro modo cum grandissimo danno della laguna, pur del 1540, di giugno, per la parte Bolana fu concluso quanto si dovesse operar per liberar parte di essa laguna dalle predette fiumare et sin a 1’ anno 1552 quasi reduta al fine delliberato, il qualle è questo: che ’1 siano condotte nel mare tutte doi esse fiumare per il porto di Brondolo, di sotto della città di Chiozza. E perchè, con questa solla opperatione, non è la causa della atteratione del tutto remossa, imperochè non sono del tutto fi fiumi levati fuori di quella e meno è provisto a darle maggior quantità di acqua dal mare, così necessariissime e principalli, io veramente, com’ho ditto, invigilando sopra questa cosa importantissima, 1’ anno 1552 diedi uno aricordo, il qualle fu, che ’1 si dovesse continuar a levar via la causa dell’ atterratione di questa laguna, che sono le fiumare, situate verso tramontana, cioè il Musone, Dese, Zero e Siile, non descendendo per alhora ad altra opperatione, ma resserbandomi alla fine di questa prima. Et acciochè si vedesse, se le si poteano levar, com’ io aricordavo, per lo Ecc.mo Collegio delle acque esso anno forno elletti tre clarissimi nobilli de esso Collegio, con ordine che dovesseron insieme con fi clar.mi Savii et Esecutori, prothi, inzegneri et altri periti andar a veder quanto si poteva opperar in questa materia. Et furon elletti : il clar.mo m. Francesco Michiel, il clar.mo m. Sebastian Venier, il clar.mo m. Antonio Valier. L’ anno 1555 del mese di maggio si andò sopra li lochi, dove io havea aricordato e consigliato 1’ anno 1552 che si conducessero esse fiumare verso tramontana, e furon chiamati apresso di noi l’inzegneri e prothi infrascritti : m.ro Zuane Carera, protho de 1’ officio delle acque,