Ecco il testo della lapide : « Affetto e riconoscenza — di isolani — vollero qui eternare — il nome del compianto — dottor Onofrio Camesecchi — Medico chirurgo — Esempio nobilissimo — di fervida attività — e di animo generoso — MDCCCXXIII ». MOVIMENTO POLITICO ATTIVITÀ' ED ISTITUZIONI FASCISTE I nostri isolani, in politica, non furono mai dei fanatici. Sappiamo che anche in antico, benché appartenenti al sestiere di Dorsoduro, i giudecchini erano rimasti estranei alle lotte, talora violentissime, fra castellani e nicolotti, non prendendo parte per nessuna delle due fazioni. Per ciò. anzi, erano scelti a padrini e ad arbitri, nelle discrepanze che insorgessero, come pure per i giochi di forze e moresca, per le battaglie di pugni, e per le regate o disfide di gondole e barche. Negli anni torbidi che seguirono la guerra, l'infatuazione rossa aveva invaso però anche la Ciudecca : con quegli effetti che tutti ricordano. Pochi giovani, fin dal 1920, avevano tentato di opporsi alla marea bolscevica, seguendo le direttive deU'allora sorto Partito Fascista : e nel primo nucleo vanno ricordati i nomi di Mario Giuriati. Leopoldo Ferrieri, Angelo Cipollato. Ennio Scarpa, Moro Mario. Il circolo giudecchino non ebbe una propria sede se non nel 1922; e fu in un modestissimo locale a pianterreno, in calle dei Nobili, di proprietà Rocca; allora i fascisti dell'isola erano saliti a 15. e Mario Giuriati aveva preso il comando della squadra, che prese il proprio nome dal Duce. Durante il movimento della marcia su Roma, al gruppo della Ciudecca. sotto gli ordini di Antonio Fasolo, era stato dato l'incarico di •< agire » sulla laguna di Venezia e di presidiare le RR. Poste e Telegrafi, a Mestre; incarichi che assolsero con plauso, meritandosi l'encomio da parte del comando generale. La sede era stata portata in un locale delle Case operaie « Giovanni Giuriati ■; gli inscrìtti giungevano alla settantina. Al Fasolo, nelle cariche di segretario, il primo, ed in qualità di commissario straordinario il secondo, erano succeduti Pietro Angeli ed il cav. uff. Giovanni Vianello. Fu in questo periodo che il Circolo, assuntesi le opere di assistenza, seppe conciliare a sé. con opere di illuminata bontà, l'animo degli isolani; ed il cav. Vianello — chiamato poi a cariche più importanti — lasciò ottimo ricordo, anche per la gentilezza dell animo e la squisitezza dei modi.