106 il radicale, il democratico, il clericale sloveno e il musulmano di Bosnia. La presidenza rimase affidata ai radicali (Vukicevic), gli esteri ai democratici (Marinkovic) e gli interni, intorno al quale c’era stata la contesa fra i par titi, ai clericali sloveni (Korosec). Fu questo, come si vede, un gabinetto di concentrazione, uno di quei gabinetti che si costituiscono alla vigilia di grandi avvenimenti. Infatti il governo jugoslavo doveva al più presto affrontare alcuni problemi di capitale im portanza, fra i quali quello tante volte rimandato : la ratifica delle convenzioni di Nettuno. Di codeste Convenzioni sono note ile varie vicende. Ma ormai si era alla scadenza del-l’obbligazione. La denuncia o rinnovazione del patto di amicizia italo-iugoslavo erano sta te rimandate a luglio ; fino a luglio il governo iugoslavo aveva tempo di riflettere se gli con veniva rinnovare il patto e far onore alla sua firma, oppure ridurre il paese alle condizioni in cui si trovava nell periodo dell’armistizio, cioè col problema adriatico, — che per la Jugoslavia è problema capitale — in piena discussione. Ed eccoci all’ultima sessione della Skupci na. A breve distanza dal termine del rinnova