88 Le Potenze accettarono in massima il principio dell’autonomia albanese; manifestarono invece opinioni discordanti nei riguardi dello sbocco serbo al mare. La Germania appoggiò la tesi austriaca, e l’Italia pure appoggiò l’ail-leata (dichiarazione di Di San Giuliano all’ambasciatore austro-ungarico a Berlino il 5 novembre 1912, e telegramma del comm. Boi lati per incarico del ministro degli Esteri, 9 novembre 1912), facendo onore agli impegni che aveva già preso nei riguardi dell'Albania e della situazione internazionale. Per arrivare al mare, i serbi avrebbero dovuto occupare l’Albania settentrionale, ciò che avrebbe determinato l’avanzata dei Greci a Vallona; d’altro canto c’erano gli impegni che derivavano dal Trattato del 1897 con l’Austria-TJngheria e il patto della Triplice che considerava la necessità dell’autonomia albanese. La Francia sola approvò l’atteggiamento ser bo, perchè anche l’Inghilterra e la Russia ade rirono alla tesi austriaca, pur manifestando il desiderio che si accordasse alla Serbia uno sbocco puramente commerciale. Il 7 novembre 1912, Pasic rispondeva a Berchtold. Insisteva neflla sua tesi, sostenendo che con la creazione di una Albania auto-