154 DISCORSI DE IL SABBATTINO ECC. sia stato forza di alciar e le piaze e le strade, acciò che 1’ acqua non stesse sempre per esse chiesie, piaze e strade. Adunque, se il comune dell’ acqua in la laguna è cresciuto, egli è forza di dire che prima el sia accresciuto nel mare : che se questo non fosse, l’acqua in la laguna staria sempre basissima con le velme sempre scoperte. Ma perchè il comune del mare è cresciuto, 1’ acqua in la laguna si è anco inalciata, nè questo si può neghar. Santo. — Non niegho che 1’ acqua in la laguna non sia alciata, perchè questo puoi esser proceduto da altra causa, che da essersi alciato il comune del mare. Ma io vorei saper de dove cavanno questa certa misura de uno piede ogni cento anni e qual certezza hanno che così debba esser. Gio. — Ti dirò che bene me 1’ aricordo havendolo udito dire. Tu sai che m.r Ar-changelo, heremitano visentino, quello che ha fatto l’ingenioso instrumento da garzar panni et fa professione delle cose delle acque, già si pose a cavar quella fossa over pozzo a san Basegio cum sicurtà di ritrovar 1’ acqua dolce di sotto della salsa ; cavando egli la fossa prefatta, ritrovò molte condizioni di terreni e ponendoli cura, to-lendo sempre le misure da loco a loco e facendone nota, le qual condicioni di terreni erano in tal luogho terra buona et in tale moleza, sora sabia et anco terreno cupegno et in tale terreno duro e saldo con certe herbe per esso seche et non anco marcite, le qual suol nascer nella sumità della terra, et ritrovava credo et radice di canelle, et dove ha ve va ritrovata la terra soda, firmata sopra la creda, giudicava e teniva per certo che in esso loco fosse stato altre volte il pavimento della terra, dove si caminava. Vedeva poi alcune chiesie profondate sotto il pavimento presente della terra, dove hora si cammina, tanti piedi, quanti erano dal presente loco fino alla terra con l’herba secha ritrovata in essa fossa. Inteso da poi il tempo del fabricar di esse giesie, per li millesimi di esse fabriche overo delle dedicationi loro, ritrovava esser tanti centenara d’anni quanti piedi era sotto la terra predetta. Per il che si dice, se in anni 500 il comune è alciato piedi 5, egli è cresciuto ogni cento un piede : et perchè la laguna con il mare è una istessa cosa mediante li porti, fa questo giudicio, che prima il comune sia cresciuto nel mare et poi nella laguna. Santo. — Questo è stato, corno si dice, un bel ritrovar, e non fu vero; ma a quello ne ho sentito a ragionar, siamo lontani dal mercato. Gio. — Io non ti so dir ragion migliore : a me par che a questa non vi sia risposta in contrario. Che ne sai tu? Dimelo, ti prego. Santo. — Son contento, pur che lo sapia far, perchè in vero non ho tutte le ragion, ditte in questa materia, bene alla mente: pur ti dirò tutto quello che mi aricordo. Gio. — Non tardar più che io ti ascolto con molta attention. Santo. — Son contento ; ma prima dirò degli fondi de li mari, che diconno esser cresciuti per causa delle fiumare, corno hai deto. Si risponde a questo in dui modi : il primo, che la sabia et la terra conduta dalli fiumi e mari soprascritti nel Mediteraneo et Adriatico non sono bastevoli a causar 1’ altezza per te detta. Prima il Mediteraneo è di longezza dal streto de Gibiltera alla riva della Soria dritto Hierusalem per levante e ponente più di miglia tremille et ha diverse largezze : in tal luogho è largo miglia 500 et in tale 600, nè mai con scandagli over sorzadori in alcuni lochi di quello li ha ritrovato il fondo. L’Adriatico è lungo da Otranto alla Valona fino alla riva del Friuli, dove è Duino, per li venti di ostro et tramontana, più de miglia 700 e largho in molti luoghi miglia 200; nè in quello cadeno tanti fiumi, che potesseno condurvi dentro tanta sabia et terra in anni cento, che lo alciasse un piede di fondo, perchè tu sai che quelli fiumi, li quali vuotanno in esso e che dentro li potrianno condur mazor quantitÃ