DISCORSI DE IL SABBATTINO ECC. 45 che sono tra la palata de il Dese e la Piave, e lassar li canali e li laghi aperti, per li quali pole entrar il comune delle acque, non si farà meno de miglia trecento di ar-zeri, e poi serano tutti quasi ugualmente di pure radici de canelle e di corina marza: che, prima che siano reduti a sicurtà de tenir l’acqua, che non crivelli e che le sba-taizze di quella in tempo di fortune non li ruini a fato, bisognerà refarli molte fiate. 10 mi sono molto dilatato in questa materia de arzerar la laguna, aricordata e favorita da molti per loro utillitade, per esser cosa di grandissima importanza et procieder da li homeni per le loro particulari utillità. Hor seguitarò al resto. Capo XXXV. — Danni dati per quelli che hanno le valli serate, cimi el nome de tutte le valli de la laguna. Uno altro notabilissimo danno si fa alla laguna per li homeni, il qual si vede, ma non si crede, niente di meno è grandissimo. Et è questo, che li pescatori, li qualli pescano le valli serate, hano in quelle molti canali corenti, quali escono delle ditte valli, et hano per uso licitissimo che ogni anno (cominciando dalla valle di Dogado, di sopra Torcello, fino a la valle Proa, apresso Foscione di sopra di Chioggia), quando serano le loro valli e gli loro canali per tener chiusi li pesci in quelli entrati, se ritrovano che l’acqua, mentre che le valli sono state aperte (che è dal dicembre al giugno), habbia fatto più fondo di quel che haveriano, quando le aperseno : et ancora, acciochè, essendo serate, la zosana non habbia forza di romper gli parieti, cum li quali serano li canali, quai sono di cane et legnami, tagliano delle lotte sopra le rive delli canali dolci, to-lendo delle più sode e ferme che haver poleno, e quelle getano in essi canali e nel fondo, facendole ben calcar e stivar cum alcuni instrumenti fatti a questo effetto, e poi sopra di quelle ficano gli pali e fano li parieti, serando gli canali de esse valli, di modo che in valli ventisette, le quai s’atrovano di serate in questa laguna tra la Piave e l’Adice, non è anno, computando l’uno con l’altro, che non gietano barche 300 e più di lotte in essi canali e fondachij, e se per caso l’acqua in qualche sabbionara rompe e fa gebo, subito lo otturano con lotte. Et ancora, quando le valli sono serate, se si rompeno li parieti in qualche gran canale, ne gietano per otturarlo delle barche a centenara : e comunamente quasi tutti li canali si asserano con lotte, dico quelli delle valli serate, e più di quelle, le quai sono più incolfate negli canedi, che quelle di fora, le quali valli sono queste: Da li Treporti alla Piave : Drago di Jesulo - Valle di Dogado - Pallassa - Ca Zane -Sagagnana. Dal porto di Malamoco a quel di Chioggia: Melison di sopra - Struson - Riola -Pomodoro - Aguier - Sette Morti - Canedo Grosso - Valle granda - Valle in Pozzo - Cornio - Bombai - Petta de Bo in Sacha. Dal porto di Chioggia a Fosson : Pisorte - Canal de Leseo - Le dolce - Al-leger - La Brenta - La Cona - Becho grando - Becho pizzolo - El Torro - La Proa. — N. 27. Quando poi da Natale le valli si apreno e che l’acqua piglia il suo libero corso, 11 più delle volte esse lotte si destendono per la laguna, per gli fondi delli canali e per le velme, atterrando la laguna : e non è bugia alcuna. Molti valleri, quai hanno le motte delli loro casoni intorniate de palli e non di pietra, esse motte speso si rompeno, et il terreno della motta, mosso dal maresino, si distende per la laguna; e per rifar la motta, ne conducono delle altre, et a longo andar queste atterrano la laguna per le parti loro.