or» per l’indisciplina dei partiti e l’intemperanza dei circoli e degli uomini politici. Risolto, invece, il problema adriatico, e stipulato con l’Italia il patto di amicizia e di collaborazio ne, si poteva con maggiore sicurezza ed energìa tener testa ai partiti di opposizione. Infatti, ridotta l’attività di questi alla discussione dei problemi di carattere interno, la lotta fra essi e il governo entrava nel campo della legalità, rimanendo sempre al governo, e in particolare al partito radicale, intatta la posizione di privilegio. Fu quindi prima cura del governo di Belgrado di iniziare la lotta contro il blocco delle opposizioni, cercando di dividere i partiti coalizzati. La lotta fu aspra, ma proficua, perchè, dopo alcuni mesi di trattative, il Governo riusciva ad attrarre nell’orbita costituzionale il maggior partito de*ll’Opposizione, il partito dei contadini repubblicani croati. Il loro leader Stefano Badie (1) un astuto dema (1) Stefano nadic, il creatore e il cepo del partito dei contadini repubblicani croati, nacque, 57 anni sono, a Trebarjevo, presso Sissek, uno sperduto villaggio della Croazia, da una famiglia di contadini. Studiò da prima a Zagabria e Praga, poi a Parigi, alla Sorbona, conseguendo la laurea in giurisprudenza.