30 ANTE TRESIC PAVICIC L’opera va giudicata da questo punto di vista, ed è necessario penetrare nello spirito dello scrittore per vedere s’egli ha veramente dato ciò che voleva dare. E’ in errore il critico che, trascurando queste circostanze, valuta secondo i propri principi e le proprie convinzioni. E’ chiaro che l’Alessi concepisce Gerolamo Savonarola come un mistico cristiano, cuore che prevale sulla ragione; com’è chiaro che attribuisce di proposito maggiore importanza al sentimento che al raziocinio; del pari è evidente che non lo giudica alla stregua della Curia Romana, nè con i criteri degli storici, i quali misurano gli avvenimenti non dal punto di vista degli uomini che ne furono protagonisti e pertanto creatori, ma dal proprio. Se il metodo può essere buono nel senso moderno, non lo è in sede psicologica e drammatica, poiché l’autore psicologo tende a penetrare nell’epoca e negli uomini che rappresenta per rievocare i tempi con l’intuizione e non con l’analisi storica. A questa stregua è d’uopo riconoscere che l’Alessi è riuscito, in modo perfetto, a creare un dramma duraturo, di sottile analisi psicologica, rievocante poeticamente un grande personaggio storico. E’ poi secondario s’egli lo abbia arricchito di molte virtù che il Frate,