IL TEATRO DI RINO ALESSI 43 riti religiosi e alle prediche fratesche. I Com-pagnacci passano chiassosi in compagnia delle loro amanti, ma si disperdono al rullo dei tamburi che annuncia il cambio della guardia davanti al Palazzo della Signoria. Riappare Lo Spìrito del tempo, -che illustra brevemente gli eventi seguiti alla morte di Lorenzo (1492), morte predetta dal Savonarola, che, con le sue prediche, aveva distrutto la potenza della signoria medicea e provocato la cacciata del figlio e successore di Lorenzo, Piero de’ Medici. Il Frate, allora, non s’era impossessato del potere; lo aveva passato al Gonfaloniere, nominando otto priori (la Balla) della sua parte. Savonarola non detiene il potere, ma domina dal pergamo, ascoltato dai più grandi spiriti dell’epoca: Michelangelo Buonarroti, Nicolò Machiavelli, Marsilio Ficino, Pico della Mirandola, Sandro Botticelli, Angelo Poliziano, Francesco Guicciardini, Francesco Valori, Girolamo Benivieni, Tanai de’ Nerli, ecc. Egli predice la venuta del novello Ciro, la fame, la peste, la distruzione di Sodoma e di Gomorra (Roma e Firenze), e tuona special-mente contro Papa Alessandro VI. Altri drammaturghi ricorrono pur essi al prologo per esporre i precedenti. Nel mio Erode