10 ANTE TRESIC PAVICIC volontariamente, pronunziato qualche suo verso. ... Sul Parnaso italiano il Leopardi occupa il secondo posto : egli siede alla destra del padre Dante; vengono appena dopo di lui il Petrarca e il Tasso. Egli è il più grande poeta lirico dell’ Italia e il più grande poeta lirico dell’umanità intiera da Pindaro sino ad oggi ». Qui — si potrebbe subito obiettare —■ non parla il critico : così si esprime soltanto il poeta, seguendo, come del resto ha pieno d¡i-ritto, i suoi gusti personali in fatto d’estetica. Tanto più che il Tresic Pavide attribuisce al Leopardi un’anima « mistica ».... « L’anima mistica del Leopardi »? Ecco un aspetto contro il quale — v’è da giurarlo — tre quarti, per lo meno, degli italiani protesteranno. Ma nella definizione del Tresic Pavide il poeta è meno lontano dal critico di quanto può apparire a prima vista. Non ha fatto, in questi ultimi anni, la stessa critica italiana, una particolare esaltazione del Leopardi autore di « idilli », riducendo la sua gloria poetica alle virtù di un adoratore « contemplativo » della natura? Non ha messo in rilievo, come chiave di volta del suo temperamento, la tendenza all’« entusiasmo », tendenza dalle cui delusioni, di fronte al contrasto fra il sogno e