214 ANTE TRESIC PAVICIC dronirsi della Francia e che lei avrebbe perduto ogni potere come reggente se non stroncava l’influenza di Coligny. Egli era arrivato fino a minacciare la Regina durante il Consiglio della Corona del 26 giugno 1572, pretendendo che aderisse al suo piano di alleanza con i protestanti ribelli della Fiandra e mandasse loro aiuti armati per annientare le truppe spagnole al comando del duca d’Alba. Caterina non poteva accettare; non credeva che la Francia, disunita e scissa dalle guerre religiose e civili, con le finanze in rovina, potesse vincere lo Stato omogeneo e completamente pacificato di Filippo II, nel cui impero, libero da sette religiose, non tramontava il sole e l’oro affluiva da tutte le regioni del mondo sistemate a colonie madrilene. Ella sapeva, inoltre, che la maggioranza dei francesi era devota alla religione cattolica e non attendeva che il momento di fare i conti con gli ugonotti, in simili contingenze la Regina non poteva appoggiare l’arrischiatissimo giuoco dell’Ammi-raglio. I fatti le diedero ragione chè, dopo poco, Coligny veniva sconfitto presso Mons dal duca d’Alba. Pertanto non restava a Caterina altro partito che quello di sottrarre il Re all’ influenza del potente signore e salvare la Francia dalla guerra civile, sterminando gli