IL TEATRO DI RINO ALESSI 205 cattedrale di Notre Dame arriva cupo, funereo, il primo rintocco. Caterina si fa il segno della croce. Ed ecco irrompere nella sala Carlo IX, molto eccitato. Carlo IX. — Madre, la campana di Notre Dame, nel cuore della notte!... Madre, voi non mi ascoltate. Che cosa significa questo suono?... E’ un segnale? Caterina (indica lentamente di sì col capo). Carlo IX. — Questo silenzio vi accusa, Madre! Caterina (con un grido). — No! Carlo IX. — Ah, madre! Voi non li avete uditi laggiù, li ho visti nelle ombre della Piazza. Uccidono in nome del Re. E voi sapete, madre, ch’io sono innocente. Voi, voi avete dato il segnale. Caterina (come dominata dal figlio, con voce Iptroz* sata). — Non gridarmi la colpa di cui dovrò rispondere davanti a Dio e agli uomini. , Una ressa di persone che vorrebbero entrare negli appartamenti della Regina: è arginata e respinta dalle guardie. Se ne odono le grida. Carlo IX porta la mano alla spada e fa per precipitarsi a difesa. Caterina (gli si pone davanti). —, No! (dopo una pausa, con dolcezza) — Nulla è più possibile. Nulla! (ancora una lunga pausa - con tenera voce) — Va, va, figlio mio. Questa notte non ti appartiene. Questa notte è mia. Carlo IX (esce barcollando). Caterina (rimane sola; mentre dalle torri di Notre Dame continuano a giungere i rintocchi, si strappa il