274 ANTE TRESIC PAVICIC che ha un concetto serio dell’arte come l’avevano i grandi autori del passato, non mi sembra per nulla inferiore ai migliori drammi del-P Ibsen, e spesso mi ricorda la raffinatezza psicologica e la profondità degli scrittori russi. Il Nostro non si trastulla con la letteratura e non costruisce prendendo ad esempio certi speculatori moderni che calcolano gli anni necessari perchè la casa ricuperi il capitale e frutti grassi interessi, senza preoccuparsi se prima o dopo l’edificio seppellirà gl’ inquilini sotto le macerie. L’Alessi costruisce con blocchi di granito e di marmo, perchè la costruzione sfidi il morso del tempo: aere perennius. * * * Un dramma dal titolo simbolico: Il ramo e la radice. La radice è la madre, il ramo è il figlio. L’azione avviene in ambienti comunisti russi. Una madre aristocratica, scoppiata la rivoluzione, si salva all’estero, e nella fuga perde il figlio. Questi, con l’andar degli anni, diventa uno dei giovani capi del comuniSmo. La madre non pensa che a lui. Attraverso mille pericoli sfuggendo alle insidie degli agenti della terribile Ceka, arriva a Mosca e, dopo