IL TEATRO DI RINO ALESSI 207 stati condotti all’obbedienza e che... Caterina continua a godere ottima salute. Venticinque giorni sono passati da quella notte. Il popolo deve sgomberare le strade e ritornare al lavoro. Con qualunque mezzo. Al Gran Prevosto dei Mercanti si dovrà far capire che il Re di Francia è Carlo IX e non il duca di Guisa. Charon ha abusato abbastanza della condiscendenza sovrana. Mentre Caterina discute dei mezzi più acconci per ristabilire l’ordine e la pace, entra il Re, e, dietro a lui, gli ambasciatori delle Potenze cattoliche. Il Nunzio apostolico consegna a Carlo una lettera autografa del Pontefice che lo ringrazia per i servigi resi alla Chiesa. A 'Caterina dice che il Papa gli ha affidato un grazioso incarico per lei. Caterina (ridendo). — Il consenso, forse, alle nozze di Margot? Non vi sembra un po’ in ritardo, visto che sono state celebrate da un mese? Il Nunzio. — Sua Santità vi assolve per quel colpo di testa. Ora ha compreso quali erano le vostre vere intenzioni. (Caterina. — Ce n’è voluto. Con questa battuta ella accoglie il regalo del Papa: una meravigliosa collana di perle, che Sua Santità le manda insieme con la sua benedizione.