244 ANTE TRESIC PAVICIC menzognere annotazioni di Robespierre e sui perfidi dati di Billaud, fu letto alla Conven-,zione e costituì l’atto di accusa. Era un atto così ributtante che Madelin (pag. 289) si chiede : « A quoi bon redire ces phrases où tant de fiel de Robespierre était simplement délayé dans la phraséologie chère à Saint-Just? ». Il motto di Danton era: «Mieux vaut être guillotiné que guillotineur ». Ben altro era quello di Robespierre. Quando l’altero Saint - Just s’adirò e s’oppose acchè l’arresto di Danton avvenisse al Comitato di salute pubblica, esigendo che gli si permettesse di formulare l’accusa e di richiedere l’arresto nella stessa Convenzione, mentre Billaud era per l’arresto immediato (e lo era anche Robespierre, nel timore che nessun depurato potesse resistere all’eloquenza di Danton), Robespierre rispose: — Tu peux courir la chance d’être guillotiné. Si nous ne le faisons pas guillotiner, nous le serons. Sono due motti che palesano chiaramente da che parte stava l’angelo della luce e quello delle tenebre. E le tenebre non possono entusiasmare alcuno.