70 ANTE TRESIC PAVICIC Maria gli bacia i piedi insanguinati, si allontana. Mentre Gerolamo è immerso nella preghiera, si ode una melodia celeste. E’ la voce di Maria. Accompagnata dagli accordi di un liuto, ella invoca su lui la grazia della Madre di Dio. La voce rapisce Gerolamo in estasi; egli prega la Vergine di dargli la forza di sopportare il martirio per amore di Gesù. Il canto si allontana affievolito. Durante la preghiera, il Frate si è faticosamente alzato appoggiandosi alla Croce, finché non ripiomba in ginocchio, sfinito. La piazza si riempie di popolo. Preceduto da gente armata della Signoria, ¡giunge il Monsignore. Il corteo si ferma ai piedi dell’altare. Il Monsignore esce dalla lettiga con molta teatralità e sale superbamente i gradini dell’altare. I due uomini rimangono per un attimo uno di fronte all’altro, in atteggiamento di sfida. Gerolamo dice che lo ha chiesto per confessarsi. Il Monsignore gli ricorda maliziosamente che la Signoria gli aveva accordato l’assistenza di Domenico e di Silvestro; intende attribuirgli mancanza di fede nella confessione e nell’assoluzione da parte di scomunicati. Il Frate oppone di aver voluto la prova più dura, e giura di non aver mai abusato della confessione: