172 ANTE TRESIC PAVICIC di Gabrio, arrivato a tutta carriera per abbracciare l’amata sorella. — La grazia? — è la sola parola che le esce di bocca. — Nulla!.... Attendere! — risponde il fratello. — Attendere?.... Morire! — Così muore Teresa; Gabrio si piega su di lei e la copre di baci. Ci spieghiamo i nostri sogni secondo pregiudizi tradizionali. In molti casi il sogno risponde al vero, ma in molti altri appare come una vita a sè di cui ci sfugge la causa, generata dalle forze subcoscienti che esistono in noi. Vi agiscono spesso ricordi remoti, spenti desideri, talora pallidi riflessi di sentimenti atavici: misteri che il nostro intelletto non è in grado d’interpretare. Nell’ultimo sogno della morente Teresa non v’è nulla d’insolito; tutto vi si può spiegare con lo stato d’animo in cui la povera donna si consuma da anni. Ma il modo come l’Alessi lo presenta dimostra una profonda conoscenza della psiche umana e dei suoi processi nel sogno. Teresa sente scalpitare i cavalli, e sono veramente i cavalli di Gabrio; sebbene attenda a ogni istante il fratello, nel sonno non pensa a lui, ma all’uomo che più le sta a