IL TEATRO DI RINO ALESSI 243 — Avec tes principes et ta morale, on ne trouverait donc jamais des coupables à punir? — En serais-tu fâché? — risponde Danton — En serais-tu fâché qu’ il n’y ait point de coupables à punir? Nulla meglio di questo colloquio potrebbe caratterizzare i due uomini. Ancor più significativo che nella stessa occasione Danton gli chiede la scarcerazione di 73 deputati della Destra. Robespierre grida furente: « La liberté ne peut s’établir qu’en faisant tomber la tête de ces scélérats». (Madelin, «Danton», pag. 280-281). Danton desiderava a ogni costo salvare i Girondini, che pur non gli erano amici migliori. Uno dei capi della Gironda, anzi, ne chiedeva apertamente la testa senza tuttavia decidersi a consegnarla al virtuoso e incorruttibile giaguaro. Verso la fine dei suoi giorni, esaurito dal troppo lavoro e dalla propaganda, Danton si era ritirato a riposare in famiglia, a Choisy, presso Parigi. Andato a trovarlo, il deputato Garat riferì che lo aveva trovato malato dal terrore della prevista strage dei Girondini e di altri deputati; parlandone diceva: «Je ne pourrai les sauver». Garat afferma che vide scorrere grosse lagrime dagli occhi del « Titano » (Madelin, pag. 252). Il discorso, compilato da Saint-Just sulle