IL TEATRO DI RINO ALESSI 139 riea dei miti, dimostrando come, spesso, nei miti vi sia più spirito storico che in certe storie, zeppe di citazioni di cronisti e annalisti. E’ vero che anche gli storici più imparziali sono, per forza di circostanze, più o meno soggettivi, proprio come i filosofi; anch’essi sono uomini, non divinità, e rivelano il proprio temperamento nella storia, nella filosofia e nella stessa religione. Se così non fosse, basterebbero le opere del primo storico e del primo filosofo. Così non è. Non tutti valutano il materiale alia medesima stregua; ciascuno vi mette il proprio temperamento, il proprio stile. Ma da questo al negare la possibilità di conoscere la verità storica corre un bel tratto. La critica della storia dimostra il contrario; essa ha scosso le posizioni di molti storici ritenuti autorevoli, ne ha dimostrato gli errori e le mancanze; ha dunque scoperto verità storiche oggettive. II. Con ciò non è posto il problema dei rapporti e delle proporzioni tra i fatti storici e la loro rappresentazione drammatica. E’ necessario dire al riguardo qualche parola, anche perchè l’Alessi se ne occupa diffusamente nella