Havendo io Cristoforo Sabbattino del q.m maestro Paulo da Chioza, il quale altre volte fu protho et inzegner dell’ Offitio delle acque mentre el visse, per molti e molti anni praticata la cosa delle acque usando sopra di ciò tutta quella dilligentia, che a me è stata possibille, et veduti tutti li lochi situati tra il fiume della Livenza e quel di Po, da Verona al mare, et intese e ben considerate tutte le operation fate, dalla remotion della Brenta, che altre volte fu levata dal porto di Brondolo per Padoani e fata uscir in questa laguna dreto Venetia, fino al presente ; apreso, veduti tutti li danni causati per essa Brenta in questa laguna dal ditto- tempo in qua, e legendo nelle scritture antiche, ho inteso de quanta grandezza era questa laguna per li tempi passati. Intese tutte le provision fate per questo Ill.mo Dominio Veneto per salvar la sua laguna fin l’anno 1540, e veduti tutti gli effetti che le fa il mare e buoni e cattivi, e veduti e riveduti tutti li canali, che al presente se ritrovano in questa laguna, e le vestigie e lochi delli perduti, havuto in consideratione di quanta importanza sia alla città di Venetia questa laguna, ho concluso e stabilito, col mio debile intelletto, non vi esser altro modo possibile a salvar e conservar questo resto di laguna, in longezza di tanto tempo quanto piacerà al Signor Dio et a quelli che la dominarano, che proveder a tre cose principali, le quali sono queste: levar le fiumare di essa laguna e tutte acque dolci, che cadeno in quella dal fiume della Piave a l’Adice ; adatar talmente questa laguna che le acque salse possino ascender più suso verso la terraferma che possibil sia et ogni sorte di acque, sì comune corno sopracomune ; operar che li particulari non facino arzeri di sorte alcuna nelli luochi, che restasseno de sotto delli arzeri delle fiumare verso la laguna, corno avanti dirò. E le ragioni principali, che mi fano cader in questa conclusione, sono tre : la natura et operation delle acque dolci e salse ; il sito e contorni di questa laguna ; e 1’ esperienza delle cose passate. Cerca alle cose passate, el si trova per le scritture antiche, e per li siti e contorni di questa laguna si vede, et è cosa che non si puoi negar, che da Ravena ad Aqui-leia altre fiate fu una laguna intiera tutta di acqua salsa, dita la palude del sino Adriaticho. Nella qual laguna per molti porti entrava et usciva l’acqua di esso mare e sino Adriatico, et era longa dal settentrione al mezzogiorno miglia 200 e larga dal levante al ponente de diverse largezze, secondo che la terraferma, la qual accompagnava li fiumi in quella, più o meno si aprosimava agli fitti, che nel più stretto non vi era mancho de miglia 20, e tanto essa laguna se è andata sminuindo e separando, che al presente non ve ne è restata al servitio della città di Venetia altra che questa