DISCORSI DE IL SABBATTINO ECC. 31 la laguna va perdendo il suo fondo. Intertenendo ancora il mare le acque dolce nella laguna, essa laguna si indolcisse, massimamente suso per le velme, perchè quelle non hanno fondo, dico talmente che il fondo salso, il quale per sua natura è tenue et mole, doventa duro e sodo. E che’l sia il vero, dove s’ attrovano quelli grandissimi caspi de bari et allege, negli quali si notricavano infinitissimo numero di goi? dove s’ attrovano quelle bone ostrege di velma, in quella quantità che trovar si solea ? e dove sono quelli caspi di herbagi verdi, al modo di vergiazze, quai nascono per la pura salsedine de li fangi, che erano albergo di passeri, rombi, et altri pessi salsi, in grandissima quantità ? Tutti sono perduti, e se pur se ne ritrovano, sono pochissimi, e questo da altro non prociede, se non che la laguna si cangia da salsa a dolce, et il suo fondo, qual doveria esser tenero e debile, si fa fermo e sodo, per esser cosi il naturai delle acque dolci, che induriscono e fortificano gli fondi, là dove passano. Capo XX. — Terso modo de li danni de il mar per le cane Ile. Il terzo modo, cum il quale il mare è causa della ruina della laguna è questo : che là dove l’acqua dolce s’accompagna cum la salsa, in loco dove non sia correntia e che ambe doi stiano chiare e corno morte (e questo aviene in tempi buoni), sì com’ è verso gli canedi, et ancora in la laguna, là dove 1’ acqua perde il corso et li rimane cum ogni poco di sale, che la scaldi, se ingenerano le canelle, et in loco dove mai più furno. Per che questo mesedamento, è propriamente sperma da canelle, e non solamente per mescolarsi cum l’aqua dolce degli fiumi, ma con le pioggie ancora : e questi si vede di dentro li fossati delle vigne, atorno di sè e degli horti apresso i lidi, che se non li tenissero ogni giorno netti e rimondati, si empiriano di canelle, le quai (corno è ditto) nascono da questo mescolamento de il dolce cum il salso. Questo ho veduto io, e ne harei testimonij assai: e poi la ragion il permete. Del 1534 si superò per una fortuna di sirocho cerca passi 100 del lido di Chioggia, in una notte, nel qual loco erano monti di sabbia, alti più de doi passa, e si fece eguale a la spiagia della marina : quelli da Chioggia serorno essa rotura con una palificata dopia de sassi, et il loco verso la Laguna restò così basso. Non passorno due mesi, che quel vacuo si empite tutto di canelle, amodo di uno canedo, e mai in esso loco era stata altra acqua dolce, che la pioggia. E però mi dubito che, redute che siano le velme di questa laguna ad altezza tal, che il comune delle acque non le copra (il che presto serà, chi non le provede?), non solamente Tacque dolci delle fiumare causarano questo nascimento di canelle e cattivo efetto per la laguna, ma le pioggie ancora (che Dio noi permeta). E questi sono li danni che fa il mare al corpo di questa lacuna. Capo XXL — Tre condition di homeni minano la laguna, li signori, li insegneri e li particulari : e prima delli signori. Chi bene considera la ruina, che hano data gli homeni a questa laguna, non la giudicarà minor di quella, che le ha data gli fiumi et il mare. Tre conditione de homeni sono state, che ha causato questo grandissimo male. Gli primi sono stati gli signori et homeni potenti, gli secondi li inzegneri, gli terzi li particulari per il bene proprio. Agli potenti dico, che uno Signor di Padoa fo il primo che procedesse a la ruina di questa laguna, perochè T alveo maestro della Brenta (la qual descende da gli monti di sopra di Bassano) non descendea alla laguna, a Lizzafusina, ma per altra via andava di fatto al mare, in questo modo : passato che la Brenta havea il loco di Limene, e gionta alla villa dita ancora Ponte di Brenta, si vogliea per siroco,