IL TEATRO DI RINO ALESSI 155 III. Nel primo atto del Conte Aquila è esposto il tema del lavoro. L’esposizione è cosa sempre difficile, ma l’Alessi la conduce a termine benissimo. Dalle prime scene impariamo a conoscere il carattere dei personaggi, che si mantiene coerente fino alla fine. Anche l’introduzione di personaggi nuovi, problema grave, appare risolto in modo brillante; essi sono introdotti in modo naturale e così presentati nei loro sviluppi drammatici. Il secondo atto è ricco di elementi drammatici di delicata poesia, di rapide, robuste vicende; la tempesta dei sentimenti che lo domina è espressa con profondo senso psicologico. Il primo quadro del terzo atto è commoventissimo, vivo quadro, a un tempo, della bieca tirannide degli Absburgo e dei loro partigiani, dai tempi del Conte Aquila allo sfacelo del-l’Impero. Nel secondo quadro assistiamo al colloquio tra Mettermeli e Federico Confalo-nieri. Del colloquio non esistono che due sole notizie storiche, nota l’autore. Cosa assoluta-mente secondaria. La scena risulta egual-