62 ANTE TRESIC PAVICIC non devono pertanto sorprendere. Si sa che, una settimana dopo, all’osanna seguì il cru-cifige. Ufi $ t’fi Il proposito di ridurre a tre i cinque atti del dramma non poteva attuarsi senza anacronismi. Non deve dunque meravigliare se al grande entusiasmo segue, poco dopo, un improvviso cambiamento e il tradimento. L’autore ha dovuto condensare in due o tre ore avvenimenti durati due o tre anni. La circostanza non sfugge nemmeno a chi sia digiuno di storia. Bisognava scontare in qualche modo il godimento offerto dalla rappresentazione in una sola unità di luogo e di tempo, e proprio nella Piazza dove la tragedia s’era conclusa. Il secondo è l’atto più vivace, drammatico e dinamico, e affretta la peripezia repentina che ad eventum festinat. Dopo il « miracolo del grano», la fede che Gerolamo sia un inviato di Dio è assoluta. Ora gli si accosta il Politico a parlargli. Il Politico. — Tu hai realizzato l’unanimità dei cuori: questo è un miracolo che non si era mai visto. La tua ora è suonata. Prendi il potere! Un Popolano. — Bisogna rovesciare il cattivo Governo!