IL TEATRO DI RINO ALESSI 149 E’ difficile accordare queste idee espresse dall’ opera dell’Alessi con 1’ affermazione che non è possibile arrivare alla conoscenza della verità storica. Comunque, come artista, egli ha creato opere storiche imperiture, a onore e gloria della sua Nazione. Non è esatta la teoria, secondo la quale l’opera d’arte deve essere composta in modo da permettere una chiara distinzione degli elementi storici da quelli artistici. Se l’artista la seguisse, il pubblico perderebbe l’illusione della vita e — per servirmi del paragone dell’autore del Conte Aquila — si troverebbe davanti ad un vaso rifatto dai suoi cocci, che al tocco del martello di legno darebbe un suono falso e insopportabile. L’amalgama dei due elementi deve essere perfetto perchè l’opera dia veri e omogenei suoni di vita, senza incrinature. Solo così il poeta può risuscitare epoche morte molto meglio di qualsiasi cronaca, documento o scoperta archeologica. In ciò l’Alessi riesce perfettamente, specie nel Conte Aquila, sebbene nove decimi del lavoro siano opera della sua intuizione creatrice ed appena un decimo appaia attinto alla storia. Per le stesse ragioni respingo le teorie critiche del Manzoni e do torto all’Alessi quando