IL TEATRO DI RINO ALESSI 253 Révolution devint toujours plus violente et la guerre extérieure plus acharnée. Avec l’aide de Danton il s’était débarrassé des Girondins. Après la chute des Girondins, il mina peu à peu la grande et salutaire influence de Danton. Il réussit, dès le 10 juillet 1793, à le faire exclure du Comité de salut public. Il l’y remplace 'bientôt après». C’è in questo una sola inesattezza. Danton voleva salvare i Girondini, ma quando si convinse che lavoravano contro di lui e che, interessandosi alla loro sorte, correva il rischio di cadere in sospetto della Montagna, non volle più saperne e se ne lavò le mani. Robespierre lo accusava specialmente per la sua pietà. «Il voulait une amnistie pur les coupables. Il voulait donc une contre-révolution». Danton è una bella figura anche con i suoi difetti, mentre Robespierre appare ributtante anche con le sue virtù. Quegli è un gigante che muore da eroe e sale il patibolo con orgoglio, come se entrasse nel Pantheon della storia; questi deve essere trascinato sotto la ghigliottina livido di paura, come uno schiavo. Non si sa se tentò il suicidio, ciò che gli tornerebbe un po’ ad onore, o se ebbe la mascella inferiore spezzata dal cittadino Meda, che se ne vantava e ne fu anche premiato. Certo andò