136 ANTE TEESIC PAVICIC nìre degli slavi meridionali, ma occorrerebbero anni di studi e di lavoro per scrivere in proposito qualche cosa che valesse la pena di essere letto, con qualche tuffo pure nel mare magno della filosofia della storia; ciò che supera i limiti di questa dissertazione. Per me è fuori di dubbio che l’evoluzione della civiltà può essere ricostruita nelle sue linee principali e nei suoi esordi con l’aiuto della geologia, dell’embriologia, dell’archeologia, della filologia e di altre scienze, nonché con lo studio dei miti e l’esame dei documenti scritti. Oggi si è in grado di conoscere la storia dei secoli passati meglio di quelli che li vissero, soggetti inevitabilmente alle influenze dei contemporanei, alle passioni politiche ecc. Per contro lo storico moderno contempla tutto oggettivamente, con grande amore della verità. Erra spesso anche la supercritica moderna quando confida troppo nella prepria chiaro-veggenza, erra anche per presunzione e perchè ligia alle aspirazioni di cricche imperanti. Si pensi alle cose rinfacciate dai critici moderni ad Erodoto. Qualcuno lo ha annoverato addirittura fra i favoleggiatori e i mitologi. E’ stata la modernissima critica storica, in base alia scoperta di antichi documenti, a rendergli giustizia, riconfermandogli il meritato epiteto