232 DISCORSI DE IL SABBATTINO ECC. entrar in questo porto fata con tanta spesa. E quando lo fosse in levante, corno lo sarà, oltra che la sarebbe difìcille da trovare, la fortezza potrebbe offender da lonzi tal armata. Et alhora ogni nave carica, per grossa che la fusse, potrebbe entrare in questo porto, corno già entrava, ma non già se non condotta dagli peoti di questa città. Et essa città acquistarebbe un gran credito, havendo reacquistato lo suo porto. E sicomo le navi entrano per Mallamoco e stantiano là, le intrarebbono per questo e stanciarebbono nel canal di S. Marco, aggiongendo belezza e commodità e scemando la spesa di libamenti e molti contrabandi, che si fano, non. si farebbono. Ma sopra tutto, atterrato Mallamoco, una armata nimica non potrà accomodarsi de così comodo porto, nè de altro. E se qualche uno, che non fosse perito in questa arte, dicesse che, quando la laguna fosse tanto granda, che in sei hore non potrebbe esser impitta dal mare e far lo suo comune alto corno la fa, si risponde che questo sarebbe impossibile in natura, perchè, essendo la laguna fatta dal mare e sottoposta ad esso e non divisa da lui, se non quanto sono li lidi grossi, che, alciandossi esso, che così in sei hore non alciasse et empisse quella. Et che esso restasse di apparezare con quella sì nel crescer corno nel calar, questo farebbe naturalmente, perchè alhora sì nel crescer corno nel calar havrebbe molto più corso, havendo maggior fondo, et il corso et il fondo sono quelli, che tosto vuotano et empiono, e più importa uno piede di fondo che non importa dieci di largezza. E se si empiva e vuotava, quando questa laguna era ancora molto più larga, che non sarà hora, che è fatta molto più stretta verso terraferma dalla atterration dal mare, corno vorano dire che, quando la sarà più piciola, la non si debba impire? E se si empie e vuota quella di Iesulo, che si empie per un longo canale de più miglia, che non ha corespondentia col mare se non col mezzo di tal canale ; et così fa quella di Comachio, che è molto più granda, che questa nostra, che per un longo canale se empie e vuota impedito da infinite grasuole messe per il pescare ; e questa, che è, com’ è ditto, una cosa istessa con il mare, non separata con canali longi, corno può avenire che non si empie e vuota, facendo li suoi comuni et apparezandossi col mare? Un altro utille e bene succederà, che, levati li tanti porti in questa laguna, non vi serano li partiacqua, che hora gli sono, e dove haverano atterrato, il corso cavarà. E seguiterà uno altro utille, che, sicomo hora la fortuna del mare sforza hora 5 porti e porta con la sua potente onda, portando in la sua laguna assai acqua e terra, e tal terra è caciata da l’onda e condota dal corente alla fine della laguna, dove è spiaggia e non fondo nè canale, e tal terra resta là, perchè non si puoi formar corso in quel luogho, nè onda, che la reporti al mare, e con tal muodo si restringie la laguna. E, strepati che serano li tre porti sopradetti, la fortuna del mare con gli sopracomuni non potrà sforzar 5 porti, ma doi soli, e men acqua e terra entrarà in la laguna e tanto men alta montarà e crescerà l’acqua con detti sopracomuni e in questa città, onde ogni cosa succederà bene, corno già era. E perchè ho detto di sopra che per levare il fondo al porto di Mallamocho e la atterration de la laguna, che è necessario de levargli gli doi fiumi Brenta e Musone, che hora capitano in questa laguna, e fargli capitar in quella de Chiozza, essendo men danno che atterrino quella che questa, et il mezzo hora lo dimostrarò et è facile e naturale e non di molta spesa, et è questo. Disfare il caro da Lizzafusina e refarlo fra il Moranzano et Oriaco in loco, che ’1 vi possi aggionger l’acqua salsa, et in quel luoco fargli capitar il Muson tolto di sotto dagli molini di Miran e per un canale condoto, dove serà Lizzafusina, e mandar tal acqua con quella della Brenta alla più curta che si può nella laguna di Chiozza. E serà cosa facille, perchè in quelli paludi oltra la