i6 PARTE PRIMA mondo greco e la sua ancor viva romanità. 1 normanni sono nuovi stranieri, di razza germanica, che, giunti in Italia, guardano con cupidigia, dalle loro piazzeforti di Puglia e di Sicilia, verso l’impero romano d’Oriente. 11 trattato del 1082 concluso tra Venezia e Bisanzio contro i normanni riesce a dare, con la concessione di scali marittimi, di fondaci e di esenzioni doganali, una cospicua preponderanza ai veneziani nell’impero di Costantinopoli, Impero che doveva allora essere sostenuto da Venezia, perchè, se la potenza bizantina fosse caduta, come la Puglia, in mano dei normanni, gravissimo danno avrebbero ricevuto i veneziani, la cui vita era legata al commercio in Oriente (*). Se però nel secolo XI 1’ influenza veneziana nel-l’Istria subisce un regresso a causa della politica anti-ve-neta dei Sassoni e del patriarca di Aquileia, con la stipulazione del trattato con Bisanzio, Venezia si apre decisamente le vie della sua espansione in pieno Levante. Il filo che sosteneva il dominio veneziano in Adriatico era invero assai tenue perchè basato su una federazione che lasciava sostanzialmente molta libertà ai Comuni e quasi intatti gli ordinamenti locali. Questa situazione, buona per un epoca che subiva l’influsso ancor forte di una politica bizantina, consona agli interessi veneziani, non doveva invece essere adatta più tardi quando si affievoliva la forza dell Impero greco e più audaci, numerosi ed invadenti si facevano gli slavi, nonché quando l’autonomia politica delle città istriane e dalmate poteva affermarsi talvolta in contrasto con gli interessi preminenti del Comune veneziano. (*) MOLMENTI, Storia di Venezia nella vita privata, 1905, I, pg. 126. Avviene in quest’epoca il riconoscimento da parte di Bisanzio del dominio veneziano sulla Dalmazia e sul litorale croato.