48 PARTE PRIMA Candia (1332, 1342, 1363), per le guerre contro i genovesi non sopite se non con la pace di Torino (1). Fu anzi Francesco Petrarca (che assistette a Venezia alla celebrazione di Candia ricuperata (2) ad avvertire che la lotta veneto-genovese avrebbe finito per favorire i turchi; nè il suo giudizio fu inesatto, se si pensa eh’essa gravemente scosse quel fronte unico occidentale che ogni giorno di più si rendeva invece necessario. Ma, ad onta di ogni sfavorevole evento, nel ’300, Venezia energicamente difese e mantenne quella libertà che era garanzia della sua progressiva ascesa. Il commercio con l’Oriente, per volontà di navigatori, di guerrieri, e per sapienza di uomini, costituiva ancora la linfa che potente-mente alimentava la città delle lagune, già capitale di un Impero politico che, nel secolo successivo, si sarebbe ingrandito, e, in un certo senso, trasformato. (*) La speciale storia dei coloni veneti di Candia ispirò una tragedia al Pindemonte : / coloni di Candia. (2) La cessione per parte dell’impero bizantino dell’isola Tenedo a Venezia fu causa di una nuova guerra veneto-genovese.