PARTE PRIMA 27 ¿’Oriente, secondo baluardo verso le irrompenti forze dell’IsIam e di altri popoli orientali. Una spedizione militare partita da Venezia, domata Zara, riuscì ad abbattere clamorosamente l’impero « greco » ed a instaurare quell’impero latino d’Oriente (1204-1261) i cui territori furono spartiti tra francesi e veneziani. L’età di Enrico Dandolo fu invero età di fervida attività per le forze espansionistiche della città dei Dogi. Nè mancò l’abilità politica perchè tali forze furono sagacemente collegate al movimento della quarta crociata per ristabilire sulle rive del Bosforo quella libertà veneziana, per la quale si profilava da tempo una oscura minaccia e la cui conservazione costituiva un naturale fronte, anche strategico, del predominio occidentale nello stesso bacino orientale del Mediterraneo. L’aurora del ’200 trovava già Venezia matura e potente sul mare. Seguendo la politica tradizionale, Venezia si prestò alla nuova spedizione crociata certamente preoccupata delle minacce che pesavano sulla Siria. Ma più tardi essa fu istigata ad agire verso altra direzione, cioè contro l’impero greco, per il pericoloso progredire dell’ortodossia greca (*). Quella che fu definita « la più gloriosa impresa » (2) della Repubblica veneziana si presta a varie considerazioni, tra le quali, e non ultima, quella che ci fa riconoscere Io spirito eminentemente pratico ed elastico dei veneziani che, in un volgere rapidissimo di eventi, seppero mutare la rotta della loro politica di fronte a problemi di importanza vitale. (') Pacifico, Breoe descrizione corografica del Peloponneso o Marea, Venezia, 1704, pg. 14. (2) RAMUSIO, Della guerra di Costantinopoli, ecc., Venezia, 1604, prefazione.