DISCORSI DE IL SABBATTINO ECC. 203 lasciata separata la laguna di Caorle, nè però si vede che ’1 mare atterri quella, et parimente la laguna di Grado et Marano, serata dagli fiumi Tagliamento e Lisonzo, et ha 7 porti, nè però si atterra, se non per altro che per le rotture e bassezze degli fitti non custoditi, entrando per sopra via de quelli con le fortune il mare. Ma dove sono li fitti alti, como quella parte, che è dal porto di Legnano al Tagliamento, non se atterra, anzi sta largissima, con buoni canali, e questa solla parte de laguna è quella che tiene in tanta profondità il porto di Legnano. Diciamo della Brenta, da poi che la fu fatta discender in queste parti. Chi haveva causata la ponta di Lovi, altro che la Brenta, quando la rupe a Horiago e descendeva in la laguna per il Botenico ? Chi causò la atterration a Lizafusina, altro che la Brenta, quando, il Serenissimo Duce Foscari la condusse nel mare per il porto di Venetia ? Chi ha causata la ponta di Lama, quella di Resta de agio e quella del Sioco, altro che la Brenta posta in essi lochi ? Et perchè non ha atterrato anco negli colfi e sache verso terraferma ? E perchè non 1’ ha fatto il mare, conducendo la sabia in esse sache fino alla zenziva della laguna? Onde bisogna concluder che non il mare, ma che le fiumare atterrino li lochi per dove passano. Ma voglio lasciar le cose lontane e dirò delle propinque solamente, da poi che ’1 se ha intertenuta 1’ acqua dolce del Botenico di sopra dagli arzeri, che sono dal Siocho al Dese, con il serar delle rotte, che erano in quelli, che è laguna dal porto di Malla-mocho alli Treporti. Dove si vede che il mare, entrando per il porto di Venetia e per quel di S. Rasmo, habbia condoto sabbia alcuna in questa laguna, e pur sono essi dui porti aperti. E dal 1547, che esse rotte furon serate, in qua, vi sono statti delli soraco-muni e delle fortune assai e 1’ acqua ogni sei hore è entrata et uscita per essi porti. Anci si vede tutto il contrario, che la sabbia, che era condota sopra le velme da l’acqua dolce del Botenico, tutta è levata via e caciata nel mare dalle continue zosane ; li fondi, che erano duri, sono inteneriti ; le ponte delle barene a longo la terraferma verso la laguna se vano rodendo e consumando e del certo declinando e non crescendo, e pur, come è detto, l’aqua del mare entra per essi porti. Al porto di Bron-dolo vi era una bonissima e largissima laguna avanti che in quella se fi ponesse il Bachigione : ma da poi postovi il Bachigione, che è dal 1544 in qua, essa laguna è tutta atterrata, e non dalla sabbia del mare, ma da quel che ha condoto essa fiumara del Bachigione. Adunque egli molto se ingana, et con questo fondamento falso vuole comprobar la oppinion sua, la qual è di redur la laguna in uno porto sollo, acciò che il mare manco la atterri. Puoi bene il mare causar qualche atterratione in le lagune dentro dagli porti ; ma che ’1 atterri più che ’1 non fa insieme con le fiumare, non è da dire. E la raggione, perchè le fiumare atterrano, è questa, e per me detta et compro-bata negli miei libri posti ne 1’ officio. Cioè, descendendo una fiumara in una laguna, quella continuamente per il suo canale descende, ma non sempre escie nel mare, perchè per dodici hore al giorno è intertenuta da la crescente, che entra per il porto dove escie quella et così intertenuta si dellata da le bande della laguna in largezza, et tutto quel che in esse hore sei la conduce secho, tutto depone nella laguna. Venutta poi la giosana e descrescente del mare, quella escie fuori con essa giosana in esso mare, ma non però conduce seco la torbidezza lasciata dalle bande, perchè si restringie tutta nel canale et quello tiene con il suo corso cavato. E de qui nasce una quasi oppinion comune, che era meglio lasciar discender esse acque dolci in la laguna, perchè si vedeva questo gran beneficio de tener profondi fi canali e porti; ma non vardavano al tosico, che era 1’ atterrar la laguna dalle bande, facendossi dentro di quella le rive et arzeri, come ei dice che ha fatto la Brenta nel canal di Mon-