38 PARTE PRIMA nità (sec. XIV). La stessa Modone fu occupata nel 1205 da uno straniero ed è appena nel 1247 che la città venne ceduta ai veneziani. Pure il possesso dei territori dell’Albania e dell’Epiro fu ostacolato da varie signorie feudali strette attorno al Comneno (x). Il principato di Doclea (posto nella regione del Montenegro) nel 1208 riconosceva però la sovranità di Venezia che lentamente, in mezzo alle signorie che si organizzarono nella Grecia dopo il 1204 (marchesato di Studenitza, baronia di Salona, ducato di Atene, principato di Acaia, regno di Tessalonica, ecc.), affermava la sua decisa preponderanza marittima. E la rafforzò soprattutto con l’acquisto di Candia, l’isola di eccezionale importanza strategica che sarebbe stata soggetta alla sovranità veneziana per circa quattro secoli e mezzo (2). Candia fu ben a ragione considerata, anche perchè « crocicchio di tre continenti » la forza dell’impero di Venezia; nessun altro dominio in Levante fu, come quello di Candia, tenuto per un periodo di tempo cosi lungo dalla Repubblica e nessun dominio fu così strenuamente difeso dalle forze venete. L’acquisto di Candia fu conseguenza di una compera e una contemporanea permuta di territori : 1000 marche d’oro e alcuni territori dovettero concedere i veneziani (x) v. Albania in E. I. T. (2). « ... la sua forma è bislunga — così il RaMUSIO, op. cit., pg. 203, — e torcendo ne’ fianchi si estende fra l’orto estivo, e l’occaso in tal guisa, che con una estremità piega a settentrione e a mezzogiorno con l’altra ». « Le viti per il favore che hanno del sole vi fanno eccellentemente ; e vi si veggono giardini di cedri e di naranci meravigliosi, perciochè verdeggiano perpetuamente ne gli aprichi colli l’odorifere selve... ».