24 DISCORSI DE IL SABBATTINO ECC. Capo Vili. — Openion di quelli che dicono gli fiumi benefitiar la laguna, e detti arsevi da Lissafusina al Dese. Volendo dir la ruina, che hanno fatta e fano gli fiumi, mi conviene dir prima alcune cose cerca la openion de quelli, i quai vuoleno che gli fiumi habbino agrandita questa laguna e gli suoi porti, sì corno feceron al prencipio di quella. Egli è stata et è openione di alcuni, che il levar via delle fiumare di essa laguna sia stato causa della sua ruina, e dicono che, quando la Brenta usciva a Lizzafusina, il porto di Venetia era profondissimo e di tal corso con le zosane, che a pena con una barga, vogando a sei remi, si poteva entrar in quello, e che prima che ’1 si stropassero gli canali de il Botenico, di Mestre, di Tombello, di S. Martino e di Campalto, in quella parte di laguna si vedea molti canali, li quali, per lo arzerar da Lizzafusina al Dese, che è stato iato, sono tutti perduti. E concordano con la loro opinione il grandirsi che se ha fatto il porto di Malamoco, da poi che per quello fo caciata la Brenta in mare, prima per Resta di aio e poi per il canal di Siocho : sì che vedendo questo, e non havendo maggior cognition de il perchè, più s’affermano in le loro openioni. Et io del tutto tengo openion contraria. L’ è il vero che, quando 1’ acqua dolce usciva in la laguna e passava per li suoi canali, quella li tenea profundi : ma che essa acqua dolce habbia fatto grando il porto di Malamoco, lo nego io del tutto. Egli è ancor vero che, per il traversar i canali cum li arzeri de Lizafusina al Dese, il resto di essi canali, che restorno in la laguna, sono persi : e la ragion dirò, quando scriverò de il danno dato alla laguna dagli homeni. E però dico, che quello, il qual tenea li porti profondi, non erano le fiumare, ma la grandezza di essa laguna, la qual consiste in largezza e profondità. Prima che ’1 fosse serato da Lizzafusina al Dese con arzeri, e da Lizzafusina al canal di Siocho, questa laguna havea grandissimi canali salsi, quai passavano in terra ferma, et havea le velme bassissime, e li canedi non uscivano corno al presente escono in la laguna; per modo che’l si logavano molto più quantità di acque salse in la laguna di quel che si fa al presente, e per entro le rive delli canedi entrava quasi Vs dell’acqua salsa, la qual veniva cum le crescente dal mare per i porti. Quando poi 1’ acqua dava volta, per discrescer, desiderando quella (corno è il naturai delle cose gravi) di andare al basso, cioè al mare, tolea il corso verso il porto, che li era più vicino. E perchè in essa laguna cum le crescente era entrata grandissima quantità di acqua, si facea poi una zosana grandissima, cum terribile corso : el qual corso cosi violento dell'acqua tenea largi e profondi li canali e li porti, e tenea lontani li scani da quelli tanto quanto, per il corso delle acque, 1’ acqua havea forzo ne il mare, e quel porto era più profondo e più largo, il quale havea più laguna al suo servitio, tra gli suoi partiacqua. E se il si facesse (corno in effetto far si potria, e dirassi al suo loco) ascender le acque salse per tutto il Botenigo e Mestrino, et aprir a Lizzafusina (levata la Brenta de esso loco), e far ascender le acque salse per quelli canalazzi de il Pomodoro, di Laronzello, S. Illario, e canal maggiore, e per le Gambarare, el se vederebbe il porto di S. Nicolò, che egli farebbe gran mutatione. E ben che le fiumare cum il corso loro (come è ditto) teneano profundi li suoi canali, faceano di poi uno altro maggior danno, corno dirò al suo loco, di quel che era il benefitio de il fondo. Ben sarebbe quel che dicono, quando le fiumare havesseron havuto continovamente il corso loro fora degli porti, e che ’1 non fosse stato impedito dalle crescente de il mare, che le facea tornar indrieto: ma così essendo, non se li puoi dir causa principale, ma aggiuto sì, perchè il medemo sarebe intra venuto, quando, dove era 1’ acqua dolce, vi fosse stata