4o PARTE PRIMA una Colonia di Patricii, e di Cittadini, fu stabilita nell’obbedienza » ('). Si annoverano anzi ben quattro spedizioni di colonie veneziane nell’isola di Candia in questo secolo (1211, 1222, 1232, 1252) per cui si venne colà formando una nobiltà coloniale, la cui posizione giuridica ebbe uno speciale rilievo in altri più tardi periodi della storia veneta. Del resto, in questo stesso secolo, si ricordano spedizioni di colonie a Corfù (2). e a Zara, due città che erano in una situazione strategica particolarmente delicata. Quando l’impero latino (che si trovava in pessimo stato finanziario) cadde, soprattutto per l’intervento genovese, in potere dei greci (1261), la situazione dei veneziani a Costantinopoli sembrò paurosamente mutare. Ma ormai Venezia si era saldamente piantata nei punti strategici più importanti del mar di Levante e, pochi anni dopo (nel 1265), Io stesso Imperatore greco era costretto a riconoscere in gran parte il fatto compiuto e a legittimare il possesso di Venezia su Corone, Modone, Candia e le Cicladi. Vennero anzi concessi quartieri in favore dei veneziani ad Almiro, Salonicco, Volo, Enos, in alcuni luoghi dello stretto, a Smime ed in altre località, ma ormai, a Costan- (*) Nani, op. cit., pg. 37: «Ripartiti a nuovi habitatori molti vacui terreni, furono essi obbligati a tener i popoli quieti, e il paese difeso ; e, per promuovere il rito latino, un Arcivescovo della metropoli fu introdotto con altri quattro vescovi dipendenti dalla Chiesa Romana. L’isola dunque con certa sembianza di Repubblica più tosto che di provincia soggetta, stava sotto l’imperio dei Veneziani... ». (2) NaVAGIERO, Storia, in R. I. S., voi. XXIII, Milano, 1733, col. 986. Corfù fu posseduta dai veneziani dal 1207 per un certo numero di anni. Fu riottenuta da essi nel 1385, ma la cessione per parte di Ladislao, re di Napoli, avvenne solo nel 1402 per 30.000 ducati.