DISCORSI DE IL SABBATTINO ECC. 137 vante e sirocho, cresciuta l’acqua in la laguna, si forma il maresino nelli canali e la sbataizza de 1’ acqua sopra la velma e tutta se intorbidisse, e caciando il vento e l’acqua verso terra, essa torbidezza si acompagna con quella delle fiumare, e fano tal atlerratione, che le zozane, le quai non han forzo apreso li canedi, non le poleno mover del locho della deposition, et aggiongendo terra sopra terra, intenerita alquanto dal salso, che nelle zozane vi sta sollo, doventa canedo, e nelle radice di quello vi sta bonis-sima creda, della qual si fano le lotte, et a pocho a pocho crescendo agionge con tutte doi le bande agli liti : e 1’ esempio si ha nelle fiumare tante volte nominate, che hano havuto transito per la laguna. E questa è la natura et operation delle acque dolci e salse insieme. Remosse le dolce, resterano solamente le salse, la natura delle quai è consumar li terreni, dove dominano, in dui modi : 1’ uno con la salsedine loro, la qual non solamente rode e consuma il terreno, ma li pali di rovere e le pietre sì vive corno cotte e gli marmi, e questo si vede in tutti li lochi della laguna, dove già erano insule con fabriche de chiese e case sopra e fondamente atorno; l’altro muodo è con il moto del maresino e percuoter di essa acqua continuo in tempo delle fortune et acque grande, le quai, percotendo negli terreni duri, li rompe e move da locho a locho, e se ben da 1’ alta li conduce alla bassa, non è però che la terra resti dove la casca, perchè, fata di dura e soda, tenue e legiera, è poi conduta da le zozane delle velme nelli canali e de quelli nel mare. E la verità si vede atorno delle dite insule derelite in lochi alti, corno a S. Maria della Cava, oltra il porto di Mallamocho, a S Marco Bochalama, a S. Felice di mani, et in molti altri lochi, che erano terreni alti e fondamente durissime, ruinate dal sbater delle acque, atorno delle quai si ritrovano alcuni minuzuoli di terra, tanto slavazati, che sono fati tondi corno balotte, le pietre cotte frante e slavazate, redute corno giarina, le rive e marmori tutte mangiate dal salso, e pel percuoter del-F acqua piene di forami et imarzite. Se li arzeri delli horti a longo li litti non si forti-ficasseron ogni anno e che’l si lasciasse ascender le acque in essi horti, in breve tempo doventeriano laguna, corno in molti lochi si vede, che, dove erano vegnali et horti altissimi, al presente sono barene bassissime. Uno altro effetto fa l’acqua salsa sola. Quella fa nascer negli fondi delli canali e sopra delle velme, delle allege, bari e delle erbazze, corno verza verde, le quai sono sempre con acqua e stano in fondo tenero e non nel duro. E lo esempio si vede, dove cadeano le acque del Botenigo nella laguna, et in tutti altri lochi, dove cadeano e cadeno al presente le acque dolci, che non si trovava nè allega, nè herbazza, ma per tutto era il fondo duro di sabbia, per li qual lochi si andava al tempo delle secche a piedi asciuto. Al presente, che si ha stropate e la rotta e la buova del Bottenigo, in meno de mesi sei la crosta di sopra, che era di sabbia, se è levata via, se ha intenerito il fondo, sono nasciute le herbe et allege per tutto, l’acqua salsa mantiene il fondo tenero e di fango, che poi nel tempo degli soracomuni con fortuna, formandossi il maresino per la laguna, negli canali, nelli fondazzi, e sopra le velme, esso fondo si comove e vassene col corso dell’ acqua mò di qua mò di là, e se ben per alhora non ritorna con la zozana in tempo di fortuna nel mare, perchè è pocha, le continue zozane poi le reconduce nelli canali e de quelli nel mare. Un altro bonissimo effetto fa 1’ acqua salsa sola. Quella rode consuma e sminuisse li canedi, e dove che con l’acqua dolce e salsa insieme suscitano gli canedi alti, spesi, con canne grosse, se li va poi la salsa solla, quella li consuma, et al primo tratto li mortifica, che non nascono più canelle grandi, ma piciole e rare e tandem si consumano. E l’esempio si vede al presente di sotto da la cavana a S. Giuliano, dove