144 PARTE SECONDA sottoposti invece, come in parte già si è accennato, alla giurisdizione dei Rettori residenti a Nicosia. Contro il Capitano di Cipro si appellava non a Nicosia bensì a Venezia. Pure il Capitano di Famagosta veniva eletto ogni due anni. Questa carica fu rivestita anche da Marcantonio Bragadino, l’eroico comandante che perì tragicamente nella difesa dell’isola. Il capitanato di Famagosta non ebbe dunque carattere di magistratura spiccatamente locale; questo fatto ci appare più chiaro quando si pensi che a Famagosta risiedettero un Governatore, due Castellani, un Visconte (come quello residente a Nicosia) e quattro capitani. Una carica assai ragguardevole, ma eccezionale, fu quella di Provveditore generale di Cipro, magistrato preposto alla difesa militare dell’isola ed avente giurisdizione speciale in materia militare-feudale. 11 Provveditore generale seguiva immediatamente il Luogotenente ed era a capo delle forze di fanteria e di cavalleria (turcopli, stradiotti 0 albanesi, adibiti specialmente alla guardia delle coste). Anche Sebastiano Veniero, il famoso ammiraglio della flotta veneta, rivestì le cariche di Provveditore e di Luogotenente di Cipro. Altri magistrati veneziani furono il Cancelliere Grande, 1 Camerlenghi (patrizi questi i quali gestivano l’amministrazione del tesoro a Nicosia e portavano lunghe toghe color violetto), nonché i Capitani di Paphos, Salines, Ce-rines. notizie consultando la Compilazione leggi, v. Cipro, c. 180, nel R Archivio di Stato di Venezia. Secondo il Sandi, l’origine dei veneziani bianchi si deve invece ricollegare alla diserzione di un certo numero di veneziani i quali seguivano il Doge Michiel diretto in Palestina,