DISCORSI DE IL SABBATTINO ECC. 209 megliore et più profondo del presente, perchè non se li aggiungerà materia, che lo atterri, corno fa quella delle fiumare, che è sabbia et lea, come pietre e calcina, che, intertenuta nel porto in tempo de la stante delle acque, dà al fondo e se indurisse, et il discrescente poi non ha forza di levarla via, corno fa la sabbia, che è condotta dal mare, la qual è mobile, et seben ne entra nel porto con una overo doi fortune, quella dalle continue zosane senza fortuna è recondota fuori. Ma le fiumare ne li porti di laguna formano li scani dentro e di fuori di quelli, nè mai si sminuiscono, anzi crescono ogni giorno più, corno è intravenuto al porto di Chioza da poi posto in quello la Brenta nova, che è quasi del tutto amonito. Gran laguna, dice ei, fa gran porto ; et corno si farà piciolo questo, agiongendoli 4 miglia di laguna di più verso terraferma in ascesa, che fa molto maggior beneficio che nello alargarsi dalle bande di porti? Posso dir a-dunque che le raggioni tutte per lui alegate a favor de le sue oppenioni sono molto contrarie alla verità et, seguendossi quanto egli consiglia, tutta questa laguna si perde-ria in breve tempo. Et per non mancar de risponder a quanto egli aricorda che si faci per liberar il Piovato, dico che, facendossi uno taglio alla Brenta nuova, nel loco del sborator de Lugo, et uno altro a Corte et uno a S. Margerita, non è dubio alcuno che il Piovato dalla Brenta nuova in suso tutto starà asciuto et di più che delli 12 mesi de 1’ anno fi dieci esso alveo starà vuoto del tutto, et dove la Brenta nuova fa il cativo effetto, passando per il loco, dove la passa al presente, esso cativo effetto la ’1 farà dalla Brenta nuova a l’alveo, che condurano esse acque al porto di Chiozza. Ben fi provede lui con questo aricordo, che ’1 si facino degli ponti-canali sotto per esso alveo nuovo e far che 1’ acqua de quelli discendi nella laguna del porto di Mallamocho et vadi fuori per il dito porto. L’ alveo nuovo veramente vuol che ’1 sia secondo l’oppinione de li inzegneri antescritti, cioè che le acque del Mestrino, ecetuate quelle del Dese et Zero, che ’1 vuol che le descendino alli Treporti, dal Marzenego in verso mezzozorno, siano condotte con il resto del Musone verso il porto di Chiozza, conducendole ne 1’ alveo novo, che si farà a S. Margerita. Facendossi a questo modo, tutte esse acque vengono pur a discender verso ostro et mezzogiorno et così descendendo non potrano reuscir, corno non è reuscita la Brenta nuova et corno lui dice che le acque condote per ostro e tramontana non riescono, ma a farle reuscir bisogna che discendino da ponente a levante. E se così è il vero, corno reuscirano queste? Ben discenderano dal ponente al levante li tagli, che si farano per la Brenta nuova a Lugo, Corte e S. Margerita ; ma, cadendone dui in questo altro alveo nuovo et conducendole al porto di Chiozza, con-venirano pur volgersi verso ostro fino a 1’ alveo di S. Margerita, e, cominciando questo alveo nuovo al loco del Dese, che è miglia tre sopra Mestre, e finendo a 1’ alveo da S. Margerita, vi è pur longezza de miglia 20 in cerca, serà pur forzo che con le bren-tane tutto il paese, che resterà tra 1’ alveo della Brenta nuova e questo nuovo, stia affondato in pegior condition di quel che al presente fa il Piovato di sopra da essa Brenta nuova. Ben dice lui che tutto il suo migliore è di sotto dalla Brenta nuova et, se ’1 patirà, non si cura, pur che ’1 facia benefitio a Venetia: e se lui non si fa cura del suo, li altri, che hano possessioni, pradi et canedi tra esse due acque, se ne farano uno grandissimo caso e non vorano suportar che, per salvar quelli lochi di sopra, si debbino rovinar quelli di sotto di essa Brenta nuova. Vuol lui agrandir la laguna, tamen la sminuisse. La laguna dal porto di Chiozza a quel di Malamocho è di longezza de miglia 7 in cerca e larga dagli arzeri degli fitti a quelli de la Brenta nuova miglia 16 in cerca, perchè fino al loco di Corte si navica con il livello del salso, et, facendossi questo alveo nuovo di sotto, li tuole miglia 7 14