56 DISCORSI DE IL SABBATTINO ECC. di quella, che quello non sia il più maggior di la città di Venetia. E così di queste openioni si concluse il peggio, che fu di mandar la Brenta al porto di Chioggia, et il Bachione al porto di Brondolo, ponendo la città di Chioggia nel mezzo della sua ruina, senza però speranza di salvar Venetia. E parendo pur ad alguni che questo fosse un gran eror, non si lasciò far la essecutione, nè altra delliberatione fu fata : per il che, scorse il tempo e vene le guerre, che impeditte il mondo, e di questa cosa non fo più raggionato, fino al 1532, in el qual tempo la laguna tolse di mezzo. Vedevo apresso che del 1532 si havea cominciato a far provisione a questi danni; niente di meno fino al 1540 non si havea altro delliberato, che di cavar le marezzane della Brenta nova et alciar gli arzeri, il che fu del 1535, con presuposito di essequir subito il resto. E fin qui non è ancora stato esseguito, et esse marezzane sono quasi tornate nel loro primo esser : e questo ritardar non è proceduto da altro, che dalle openioni degli inzegneri. Chi volea gli fiumi per una via, e chi per l’altra, chi volea a far a Lizzafusina un ponte sotto canal, cosa impossibille a far, e chi altramente aricordava : e così le cose scorseno al 1540, nel qual anno, de il mese di giugno, fo mandato il magnifico messer Domenico Bolani, essecutor sopra le aque, cum li periti,. ad essaminar super li lochi sì le cose tutte, le quai erano state prese, corno quelle che per il meglio si aricordavano. E così riduti sopra gli lochi e quel che si potea veder cum ogni dilligentia vedendo, la cosa si ridusse in doi openioni, cioè di dover mandar in mar questi fiumi per il porto di Brondolo, overo per uno porto novo. Io era solo rimasto in la openione de il porto novo, mosso dalle ragioni che più avanti se intenderano, e tutti gli altri erano in openione di Brondolo: li quai periti erano questi, il magnifico messer Alvisi Donato, maestro Battista di Salvagni e maestro Zani Carara bergamaschi, maestro Paulo da Castello padoano, et io Cristoforo Sabbadino. Ancor che doi di essi periti, del 1536 adì 26 mazzo, fosseron di openione de il porto novo, corno per la loro deposition apar, sottoscritta di sua mano, et ancora era della istessa openione dii porto novo messer Michiel di S. Michiel, veronese, ma di quella li doi soprascritti, cioè il magnifico misser Alvise Donato e maestro Paulo de Castella si rimosseron. Per il che considerando io li inconvenienti soprascritti e vedendo la ruina de il Botenico che si dava in questo dillatar a Venetia, e la ruina che facea la Brenta et Bachion al porto di Chioggia, che in breve anni si haveria congionta la terra ferma cum il lido di Pellestrina, per modo che’l si facea una strada da caretti fino al porto di Mallamoco super gli lidi, e Chioggia al tutto si separava da Venetia, cum la perdita di '/s di questa laguna e ruina de il porto di Chioggia, e vedeva questo, che era il pegio, che io non potea far entrar nel capo a questi inzegneri, che meglio era la apertura de un porto novo, facendolo tutto di acqua dolce, e salvar il porto di Brondolo in acqua salsa, et il congiongier della terra ferma cum il lido di Fosson che con il lido di Chioggia, ponendo quella città del tutto in terra ferma. Havea poi alcuni Chioggioti, li quali per salvar alcune sue vigne (che per far il porto novo alquanto pativano) operavano contra di me; ellessi degli duo mali il minor, cioè che più presto le acque si mandasseron al porto di Brondolo, che lassar più le cose come le erano, e che peggio non si potea far, che non far niente : perchè so che, quando havesse tenuta ferma questa openione de il porto novo, facilmente la delliberation andava più de longo. E però ellessi doversi più presto metter Chioggia in terra ferma dal capo di ostro verso Brondolo, cum salute de il resto della laguna, che dal capo di tramontana, verso Venetia, con perdita di miglia sette di laguna e del porto di Chioggia : e così consigliai che’l si facesse. E perchè io ho ditto per avanti, che molte fiate si consiglia una cosa, che poi con il tempo si vede meglio, perchè suscita qualche cosa da novo, la qual ha tanto di poter che la fa del tutto mutar il