DISCORSI DE IL SABBATTINO ECC. 27 Alliga ; per il che, creato Duce, egli stesso propose che ’1 si dovesse serar Lizzafusina, e far tornar la Brenta al porto di Mallamoco per la via di Resta de aio, non la facendo più uscire in la laguna a S. Marco Bocalama, ma conducendola per il canal di Corbola : la posero in quello di Siocho, e di esso in laguna, e della laguna al mare, per il preditto porto di Mallamoco. E così la Brenta, la qual havea atterrato a Lizzafusina et a Resta di aio, cominciò poi ad atterrar a la boca del Siocho, per modo tal che li canali di Corbola, Canal maor, Struson, Lova, la Fosa, Riola, Corniolo, Laron-cello, Virgilio, e molti altri, quai erano di acqua salsa, diventorno dolci. Capo XII. — Sboradori di S. Bruson, della Mira e di Oriaco. Conduta la Brenta al loco di Siocho, per il condurla che ’1 si fece per il traverso e per il slongar de il fiume, l’acqua cominciò a sgonfiarsi di sopra innondando il Padoano : per il che io consigliato di doversele dar uno sboradore al loco della villa di S. Brusone. E cosi fo fatto esso sborador, qual si partiva dalla Brenta a S. Brusone, dretto il Dolo, e discendeva inverso Lugo e la tor del Curan e, compagnandossi al basso cum la Brenta, usciva in la laguna. Il qual sborador cominciò ad atterrar, e per tutto dove egli passava si alciava le rive : et alciate e ristrette le acque, l’alveo della Brenta tornò ad alciarsi, et alciandosi innondava molte possessioni. E però fu di novo consigliato che ’1 se facesse un altro sborador alla Mira, e da poi a poco tempo, per far bonificar et atterrar il resto delle Gambarare, trovata la invention di far molini apresso di Venetia, fu ancora aricordato di doverse far il sborador di Oriaco, dito la Fossa delle asse, quai tutti tre sboradori, acompagnandossi al basso cum la Brenta, cadeano in la istessa laguna. E cosi in breve tempo tutti li lochi, li qualli erano bassissimi, e dove a benefitio della laguna si logavano cum la crescente un mar di acqua salsa, doventorno valli, pradi e possessioni. Ciò fatto, perchè gli ditti sboradori si dilatavano di qua e di là, si ristrensero tutti fra le rive in uno, la Brenta tornò ad ingrossarsi et ad atterrar molto più la laguna al porto di Malamoco, fo deliberato di mandar la Brenta a la volta di Chioggia. Capo XIII. — Brenta nova mandata per Conche a Chiossa. Preso adunque di far la Brenta nova, cominciorno a cavar al loco di S. Brusone, asserando esso sborador lontano dalla Brenta perteghe 1500 in cerca, e, scorendo per siroco, lasorno chiuso il resto di esso sborador, il quale discendea a Lugo. Si volseno cum il cavamento verso Campagna, Corte, Codivigo, fino a Conche: et in quel loco la acompagnorno cum il fiume Bachiglion, e per Monte Albano li feceron uscir tutti doi fiumi in la laguna di Chioggia, e per quella nel mare, fuori de il porto di essa città. Capo XIIII. — Sboradori da Conche ne il canal del Toro e delle Tresse. Vedendo che la Brenta nova, per il scontrar che quella si facea cum il fiume Bachigion al loco di Conche, e facea grandissimo danno a la terra ferma, perchè lo intertenea, e facevaio ingrossar di sopra, havendossi più l’ochio alla terra ferma che alla laguna, fo consigliato che'l si facesse in ditto loco di Conche doi sboradori, poco lontani uno da 1’ altro, e che per uno di quelli, più verso la laguna, si facesse sborar la Brenta nova, e per l’altro il Bachion. E cosi cavorno uno canal da Conche al canal delle Tresse, per il qual si sbora va la Brenta ; 1’ altro pur da Conche fino al