BARBARI E BIZANTINI 211 rinaresche e, soggette com’efano all’impero greco, godevano di concessioni speciali nei mercati levantini. In complesso adunque prosperarono, sebbene minacciate all’interno dai principi longobardi, all’esterno dalle incursioni degli Arabi. Nel sec. x emerge su di esse Bari ch’era residenza d’un Catapano; ed essa venne ad occupare il posto che all’epoca romana era tenuto da Brindisi. Ed i Baresi, imitando i Veneziani, trasportavano in patria, sulla fine dell’xi secolo, da Myra, città della Ijcia, il corpo di S. Nicola, che divenne loro patrono. Il che dimostra quali mari navigassero e come, ben prima delle Crociate, i mercanti di detta città, e così quelli di Trani, di Brindisi e di Mono-poli, trafficassero in tutto il Levante ; il che risulta anche per dichiarazione di Beniamino da Tudela, che affermò d’avere incontrato ad Alessandria d’Egitto mercanti pugliesi, veneti, lombardi, toscani e ragusini. Non si deve dimenticare che Trani ci ha lasciato uno Statuto marittimo, che pare risalga al 1063, sebbene taluni lo ritengano posteriore. Questa città avea, fin dal sec. xn, delle relazioni commerciali con Cipro, come le aveano Venezia e Genova, come le stabilirà Ancona nel seguente, poiché Trani conseguì nel 1196 l’esenzione dal dazio di dogana in quell’isola. Certo si è che le comunità pugliesi, la cui attività navale non si era spenta nel periodo bizantino, salirono in maggior potenza con i Nor-