IÓ2 i/adriatico l’intrepido avventuriero, le offri tanti e tali privilegi, che dal 1081 in poi la Repubblica non soltanto ritenne abolita di fatto ogni sua dipendenza dall’impero orientale, ma si considerò alla pari dello stato, cui fino a quel giorno era sottomessa : stato, al quale avea chiesto, in compenso dei servigi resi, ripetuti benefici. Altri ne strapperà ancora, traendo profitto dalle dure contingenze di quello; e talora ricorrerà alle minacce, prendendo perfino le armi e cercando alleanze contro di esso. Con i patti del 1081 Venezia esce di minorità e si accinge a conquistare, sovra ogni altra potenza ed anche sullo stesso impero bizantino, una posizione di supremazia. Ma che cosa dava e che cosa otteneva con i patti del 1081 ? Essa metteva tutto il suo naviglio da guerra a disposizione dell’impero d’Oriente, e questo si legava a Venezia, 0 vincitrice 0 vinta che fosse stata, con una serie d’ob-bligazioni d’indole economica, le quali inalzavano smisuratamente la fortuna commerciale della Repubblica, così che i suoi mercanti venivano a trovarsi in una posizione privilegiata rispetto a quelli degli altri paesi. Infatti i Veneziani venivano ad acquistare, nella capitale dell’impero, piazze, case, magazzini, scali, chiesa e forno propri, libertà di navigazione e di traffico, con esenzione da tributi in ogni parte dellTmpero stesso, oltre a minori benefici particolari al doge e alla basilica di S. Marco. In tal guisa Venezia veniva a costituire, rispetto all’ente concessore, uno stato nello stato, causa